Alla fine ecco le aree di raccolta
Per la prima volta dal 2009, il comune dell’Aquila ha annunciato oggi che sono state predisposte “alcune” aree di raccolta (quelle in cui la gente dovrebbe rifugiarsi in caso di terremoto), spiegando anche che i tecnici comunali sono all’opera.
Le aree di raccolta dovrebbero essere ovunque, ben segnalate, ben note a tutti, ben tenute e ben organizzate per ogni evenienza. Dotate di bagni, tendoni attrezzati, , luce, acqua nel migliore dei casi. Quindi verosimilmente non a L’Aquila, dove non sono mai esistite. Come se fossimo in Sardegna, isola non sismica,
E’ bene che, comunque, finalmente il Comune affronti il problema. Ad un certo punto della vita ti accorgi che esiste l’impossibile. Per L’Aquila, l’impossibile è essere normale. Perciò un applauso. Forse nei decenni a venire la normalità arriverà . Se ci sarà un luogo in cui arrivare…
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