Villa Pini, cig 13 settimane per 1007


Pescara, 8 feb. – Primo provvedimento positivo, sia pure limitato e circoscritto nel tempo, per i diseredati di Villa Pini che da 10 mesi lavorano ma non percepiscono un euro di stipendio. La cassa integrazione in deroga, per un periodo di 13 settimane, a favore di 1007 lavoratori delle societa’ del Gruppo Villa Pini, e’ stata deliberata all’unanimita’, questa mattina, a Pescara, dal Cicas, in riunione straordinaria convocata e presieduta dall’assessore al Lavoro, Paolo Gatti. L’importo complessivo stanziato e’ di 4,5 milioni di euro. Per i 600 lavoratori della societa’ “Villa Pini Abruzzo Srl” la cassa avra’ decorrenza dal 2 febbraio, giorno in cui l’amministratore giudiziario, Sergio Cosentino, ha dichiarato lo stato di crisi. Per gli altri 407 lavoratori delle altre societa’ del gruppo la cassa decorrera’ dal momento in cui la proprieta’ inviera’ formalmente la dichiarazione di stato di crisi, come concordato nell’accordo sindacale di sabato scorso. “Dopo dieci mesi di buio, mille e sette famiglie, mille e sette ripeto, intravedono finalmente uno spiraglio di luce. Per mesi – dice l’assessore – si sono prospettate strade da percorre in spregio alla legge, illudendo i lavoratori e aizzandoli contro chi quelle strade indicava come scorciatoie pericolose e illegali. Oggi mi sento di ringraziare in particolar modo il dottor Cosentino, con il quale fin da subito abbiamo intensamente lavorato per seguire l’unico iter praticabile e indicato da tempo: l’immediata dichiarazione di stato di crisi per Villa Pini da un lato e dall’altro una moral suasion pressante per impegnare la proprieta’ a dichiarare lo stato di crisi anche per tutte le altre societa’ del gruppo. Il provvedimento assunto oggi destina ai lavoratori circa 9 miliardi delle vecchie lire e rappresenta il primo segnale concreto che queste persone ricevono da molti mesi a questa parte”. questa mattina, a Pescara, dal Cicas, in riunione straordinaria convocata e presieduta dall’assessore al Lavoro, Paolo Gatti. L’importo complessivo stanziato e’ di 4,5 milioni di euro. Per i 600 lavoratori della societa’ “Villa Pini Abruzzo Srl” la cassa avra’ decorrenza dal 2 febbraio, giorno in cui l’amministratore giudiziario, Sergio Cosentino, ha dichiarato lo stato di crisi. Per gli altri 407 lavoratori delle altre societa’ del gruppo la cassa decorrera’ dal momento in cui la proprieta’ inviera’ formalmente la dichiarazione di stato di crisi, come concordato nell’accordo sindacale di sabato scorso. “Dopo dieci mesi di buio, mille e sette famiglie, mille e sette ripeto, intravedono finalmente uno spiraglio di luce. Per mesi – dice l’assessore – si sono prospettate strade da percorre in spregio alla legge, illudendo i lavoratori e aizzandoli contro chi quelle strade indicava come scorciatoie pericolose e illegali. Il provvedimento assunto oggi destina ai lavoratori circa 9 miliardi delle vecchie lire e rappresenta il primo segnale concreto che queste persone ricevono da molti mesi a questa parte”.
(Ndr) - Di alto significato sociale quanto ha fatto il commissario Cosentino, che in pochi giorni ha prodotto un risultato confortante. Tutto l’Abruzzo ora si chiede: perchè non si è agito, bene come ha fatto Cosentino, molto tempo prima? Quali ostacoli di natura non identificata, ma sospettata, hanno impedito che migliaia di famiglie vivessero co9n il groppo in gola, umiliate, tenute in scacco come i ricattati di un rapimento? La classe politica abruzzese, incassando la gratitudine di chi è interessato a questa mezza soluzione, dovrebbe prima di tutto rispondere a questa domanda. (Nella foto il commissario Sergio Cosentino)


08 Febbraio 2010

Categoria : Economia
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