Film Commission, l’Abruzzo cenerentola; la Puglia un set ideale


VIAGGIO NELL’ITALIA CINETURISTICA ATTRAVERSO ESEMPI VIRTUOSI E ESEMPI CATTIVI

(di Stefano Leone)

Le Film Commission sono autorità amministrative indipendenti finanziate dagli Enti locali preposte all’attrazione di produzioni cinematografiche e audiovisive in un determinato territorio. Lungometraggi, corti, serie tv e web series, format televisivi, documentari, spot pubblicitari. La Cenerentola si chiama Abruzzo, priva di un’effettiva Film Commission. E pensare che tra Pescara e L’Aquila non mancherebbe nulla: Campo Imperatore, i Parchi Nazionali, le montagne digradanti sul mare, i borghi storici e la costa dei trabocchi. “Potremmo lanciare dei percorsi turistico-cinematografici, arte, enogastronomia più grande schermo, come si fa intelligentemente altrove. Ma noi abruzzesi abbiamo scelto l’impasse – ci racconta il regista pescarese Francesco Calandra, autore del progetto Il supermercato che ha per protagonisti attori senzatetto -. Siamo gli ultimi in Italia. La Regione Abruzzo non si è mai dotata di una Film Commission come organo interno, come vuole la prassi. E quando una produzione si mostra interessata, la prima cosa che chiedono è questa: “mi date il contatto della vostra Film Commission?”. La nostra risposta è sempre la stessa, lapidaria: “non abbiamo una Film Commission”. E quelli fuggono altrove”. Si mortificano così le professionalità del posto e si mette del piombo sulle ali del turismo, che cola a picco. “Uno magari si innamora di un nostro castello, ma poi non sa a chi rivolgersi per i sopralluoghi, i permessi, le convenzioni. È grottesco: stiamo parlando di cinema, viviamo nella civiltà dell’immagine… Un autogol clamoroso della nostra classe politica. Avere un tesoro in casa e buttarlo via”. Repubblica.it, in un articolo di Maurizio Di Fazio, scrive che l’exploit pugliese del Gargano, della Val D’Itria e del Salento illumina. Gli artefici della rinascita del cinema tricolore di questi ultimi anni, e del rilancio di zone prima semi-ignorate dai moderni Grand Tour, hanno un nome misconosciuto: Film Commission. Quasi tutte le regioni ne possiedono una, ma non tutte vi investono alla stessa maniera e i risultati premiano, a tutto tondo, le audaci.


25 Ottobre 2016

Categoria : Cultura
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