Restauratori er conservatori a confronto
L’Aquila – Ha preso il via e si concluderà il 22 presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila il XIV Congresso annuale del Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation dal titolo “Lo Stato dell’Arte”. Un centinaio di restauratori provenienti d tutta Italia partecipano ai lavori che intendono fare il punto sulla situazione del restauro prendendo spunto dal lavoro che si affronta nelle situazioni di emergenza. Non a caso la prima sessione riguarda proprio la ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato da eventi naturali. “Ed è stato questo il motivo – spiega il Presidente dell’ IGIIC Lorenzo Appolonia in apertura dei lavori odierni – che ci ha spinti a scegliere questa città come luogo del nostro annuale congresso. L’Aquila oggi è il problema ancora aperto sul fronte del restauro”. Per il Direttore dell’accademia aquilana (lo ricordiamo quella aquilana è una delle cinque in Italia da avere una Scuola di Restauro quinquennale abilitante alla professione e per questo scelta dal prestigioso istituto) Marco Brandizzi ospitare un vento così prestigioso significa offrire agli studenti un’opportunità imperdibile di conoscenza. “ Noi abbiamo una scuola di restauro che per quest’anno accademico ha già un numero altissimo di iscritti e allo stesso tempo siamo parte attiva della fase di ricostruzione che questa città sta attraversando. Dal prossimo anno,infatti, la nostra scuola restaurerà il leone in pietra romano rinvenuto durante gli scavi di Porta Barete, lungo le mura urbiche dell’Aquila”. Molto seguita la lezione dal titolo “Città vive Città morte” di uno dei più grandi storici dell’arte: Carlo Bertelli “ L’Aquila – ha detto Bertelli – è una priorità per tutto il Paese anche in fatto di restauro del suo patrimonio culturale ed è importante che i cittadini abbiano consapevolezza e siano partecipe delle scelte sulla ricostruzione e restauro; solo in questo modo si potrà avere la consapevolezza che sarà una città ancora viva”.
Oggi, infatti, i lavori del Congresso vertono proprio sugli interventi di restauro a seguito di calamità naturali o in emergenza. Sono stati esposti casi riguardanti L’Aquila ed altre città il cui patrimonio culturale ha subito gli effetti di terremoti disastrosi.
Le altre sessioni, invece, riguardano:
“Problematiche di progettazione e intervento” – saranno portati all’attenzione interventi di restauro che si propongono di esporre le scelte critiche sui materiali e i metodi adottati. Saranno considerati anche gli aspetti progettuali di restauri che contemplino l’intervento di diversi soggetti:storici, scientifici, restauratori e l’adozione di metodi innovativi per la conservazione.
“Diagnostica, ricerche e studi applicati” – saranno esposti esempi di studi applicati a specifiche problematiche di intervento; ricerche di laboratorio in cui siano evidenziate, quanto più possibile, la diagnostica e le azioni messe in atto per il controllo dei risultati, sia per quanto riguarda la qualità e la progettazione degli interventi, sia per quanto riguarda le scelte operate sui materiali e le tecnologie.
“Conservazione preventiva” – ovvero quelle azioni messe in atto sul patrimonio culturale con lo scopo di diminuire il deterioramento futuro di una o di un insieme di opere, con l’obbiettivo di esporre casi concreti di valutazione e gestione dei rischi, della sicurezza, del controllo climatico; organizzazione e gestione dei depositi e di piani di emergenza; formazione del personale e del pubblico che fruisce dei beni.
Sostenibilità nella conservazione del patrimonio culturale – In quest’ultima sezione saranno trattati quegli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel campo della conservazione e del restauro del patrimonio culturale. Riflessioni che portino a riconsiderare un certo numero di pratiche e soluzioni di conservazione tradizionali quali l’utilizzo di materiali non tossici o reperibili nelle aree di provenienza; a sviluppare nuove ricerche e a produrre nuove conoscenze nel campo delle scienze umane, della natura e dell’informazione e nella scienza dei materiali.
Con l’occasione del Congresso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila ha allestito una mo-stra dedicata a Giovanni Ioppolo, architetto, tra i più grandi disegnatori artisti dell’antico che ci ha restituito le immagini di una straordinaria precisione di Leptis Magna. Sono esposti venticinque disegni dall’antico gentilmente concessi all’istituto aquilano dalla vedova.
“ Questa mostra – ha concluso il direttore dell’accademia Brandizzi – è la prima di una serie di iniziative che l’Accademia vuole dedicare al disegno perché esso va inteso come espressione poetica e scientifica insieme”.
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