Madonna Splendore, perché non si cerca l’origine del presunto inquinamento?
A LUGLKIO PRIME AVVISAGLIE, NON SUCCEDE NULLA E ORA LA ASL FERMA GLI ZAMPILLI DI ACQUA TANTO AMATI DAI PELLEGRTINI -
Giulianova – L’acqua sarà pure speciale, come vuole una radicata credenza, ma per la ASL di Teramo è inquinata e i frati della Madonna dello Splendore hanno dovuto chiudere i rubinetti. Niente effetti benefici, niente fede popolare, nessun odore di miracoli. Solo rubinetti chiusi da qualche tempo e la notizia che finisce sui giornali di certo non a migliorare l’immagine del santuario e della città di Giulianova. I pellegrini arrivano, chiedono in giro, e ci rimangono male. Ma le analis, secondo la ASL, non lasciano aperta… alcune porta.
E’ la storia dell’acqua dello Splendore, che sgorga da una sorgente sotto il santuario e viene portata mediante canali alle fontanelle dalle quali la gente attingeva. Ora niente e per il turismo non è un affare. Neppure per il santuario.
Istituzioni i e politica come sempre nei momenti difficili tacciono o evitano l’argomento. La gente si domanda: se da luglio c’erano le prime avvisaglie e i primi cartelli con la scritta “acqua non potabile”, è chiaro che l’inquinamento era già manifesto. Ma nessuno da allora al provvedimento di chiusura disposto dalla ASL ha ritenuto necessario scovare l’origine dell’inquinamento, Tutti, forse, a tentare di insabbiare e di occultare, facendo finta di nulla? Sapendo come vanno le cose quando si toccano tasti dolenti, c’è da sospettarlo, altrimenti in tanto tempo si sarebbe scoperta l’origine – forse lungo le canalizzazioni o le tubature – di infiltrazioni o rotture, e si sarebbe posto rimedio senza privare la città di una sua importante attrattiva.
Ora nessuno sa come rimediare e quanto tempo ci vorrà. Una classica, deprimente storiella all’abruzzese. Come dire, facciamoci del male. Ci riusciamo sempre benissimo.
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