Sinistra e Libertà nelle tendopoli

L’Aquila – “A dieci giorni dal terremoto Sinistra e Libertà de l’Aquila ha tenuto una riunione con i suoi amministratori locali per valutare la situazione e le priorità d’azione. Innanzitutto se si vuole evitare che il terremoto diventi occasione di arricchimento per alcuni e definitiva povertà per altri è necessario mettere i cittadini in condizione di assumere decisioni collettive e di partecipare alle scelte operative”. Lo dice una nota del movimento politico.
“Per questo bisogna preservare ll più possibile il tessuto sociale ripartendo dalle istituzioni, dalla scuola, dal lavoro. Le istituzioni: le elezioni provinciali e comunali della zona vanno rinviate non di sei mesi come pare proporre il ministro Marroni, perché coinciderebbero con l’inizio dell’inverno e la ripresa dell’anno scolastico, verosimilmente dunque con il momento più critico per i senza tetto. Le elezioni vanno rinviate di un anno in regime di proroga per i consigli comunali e il consiglio provinciale perché va mantenuto un controllo democratico. Siamo contrari ad ogni ipotesi di commissariamento degli enti locali.
La scuola va messa in condizione di ricostruire le classi e riprendere le elezioni il prima possibile, anche in strutture provvisorie, per permettere ai giovani di elaborare il lutto insieme, guardare avanti e sentirsi parte di una comunità.
L’Università deve mettere studenti e docenti al servizio della ricostruzione sia materiale che morale delle popolazioni colpite: ricostruire gli edifici, preservare la memoria e le tradizioni. Infine il lavoro che è l’elemento più importante per non disperdere capacità e legami sociali. E’ necessario sostenere lo sforzo della CGIL che sta ricontattando tutti i delegati sindacali per far riprendere il lavoro nelle aziende meno danneggiate e negli esercizi commerciali. Di questo Sinistra e Libertà discuterà con gli occupanti delle tendopoli in assemblee organizzate già dalla prossima settimana”.

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