Franco Conti: artista poliedrico dalle mille espressioni
(di Gianfranco Giustizieri) -
L’Aquila – Grandi emozioni nel Convegno “Franco Conti: ieri, oggi, domani” tenutosi a Tussio (L’Aquila) il 15 c. m. presso il locale circolo ricreativo culturale.
L’Amministrazione comunale di Prata D’Ansidonia e gli amici più stretti dell’artista lo hanno voluto ricordare alla presenza della folta comunità tussiana. Franco e Maria Bruno, inseparabile compagna di tutta la vita, avevano deciso di ritirarsi in quel “paese di poche anime” dove “…una cosa soltanto io chiedo e spero: d’incontrare Te o Signore” e poter scrivere “Poesia non ti lascio scappare a costo di scriverti sulle pietre!”.
Franco Conti (Firenze 1927-Tussio 2012) stampò il suo primo libro di poesie “Mea Progenies” per la casa editrice Carabba nel lontano 1949 a cui seguirono un numero impressionante di sillogi, racconti, un romanzo e favole per l’infanzia. Sportivo, ottimo musicista e critico musicale partecipò al festival di Sanremo come coautore della canzone “Nozze d’oro”. Giornalista pubblicista collaborò a varie testate giornalistiche ma il suo nome resta legato al periodico “La Madia d’Oro” ed al relativo premio letterario che portò avanti per 16 edizioni. Fu anche ideatore del Premio “Peltuinum” con le diverse sezioni di poesia, narrativa e grafica. Entrambi videro, negli anni, la partecipazione dei più grandi poeti italiani o che divennero tali. Intanto la sua quotidianità si divideva tra la scrittura e l’insegnamento nella scuola elementare. Il contatto con i piccoli alunni costituiva l’occasione quotidiana di simbiosi creative attraverso un interscambio continuo di spontaneità giovanile ed incontro artistico. Sempre desideroso di una vita “elementare” al contatto con la natura dove “Primavera è primavera…ti regala il verde, l’azzurro e il profumo della rosa” e sentendosi lontano da una civiltà troppo frettolosa, decise di lasciare la sua abitazione aquilana e ritirarsi, insieme a Maria, nel piccolo borgo di Tussio per “Ogni mattino a liberare il mio spirito nella fragranza della natura”. Lì, continuò a vedersi, seguendo la tradizione aquilana, con i suoi amici più stretti dove la musica, la poesia e la buona tavola costituivano le componenti fondamentali dello stare insieme.
Tutto questo si è ricordato e molto altro ancora con il contributo di Dante Capaldi, Mario Narducci, Elio Peretti, Walter Capezzali, Liliana Biondi, Luisa Salutari, Carmen Verde, Paolo Eusani e dello scrivente. Le voci narranti di Tiziana Gioia e Franco Narducci hanno donato esempi di quel “matrimonio di Franco Conti con l’arte” ricordato dalla Biondi, mentre le note del M° Ettore Maria Del Romano hanno chiuso il Convegno ma tutti decisi di tornare a “… ritrovare un vecchio amico”.
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