L’Italia dei valori reclama onestà nella ricostruzione
L’Aquila – Scrive Lelio De Santis segretario regionale IDV: “La gestione dei fondi continua ad alimentare la corruzione, 7 arresti tra Umbria ed Abruzzo, ma nessuno si indigna più!
Uno scandalo dopo l’altro, così si consumano i milioni della ricostruzione nella corruzione che vede protagonisti imprenditori spregiudicati, tecnici progettisti affamati e pubblici ufficiali opportunisti, spesso dirigenti e responsabili degli Uffici preposti all’istruttoria delle pratiche.
Gli ultimi 7 arresti riguardano fatti che sarebbero avvenuti nell’UTR di Bussi, ma in passato sono avvenuti a L’Aquila, e domani magari si verificheranno in altri comuni del cratere, ma sembra ormai un fatto di routine o normale, con il quale dover convivere perché inevitabile!
Circa 10 miliardi, secondo i dati ministeriali, sono impegnati o già erogati per la ricostruzione nei comuni del cratere sismico e si ritiene che circa il 20% vada a finire nella corruzione e nel malaffare, a scapito della stessa ricostruzione, a danno delle popolazioni e dell’interesse collettivo.
Un ringraziamento va alle Forze dell’ordine che fanno il loro dovere, un avvertimento alla politica ed ai tanti personaggi che pensano ad ingrassare con i fondi del terremoto, ma bisogna constatare purtroppo che si è abbassato il livello di tensione morale, i cittadini sono sfiduciati e non si indignano più!
La politica deve fare una riflessione seria sul perché ciò avvenga e però, allo stesso tempo, deve domandarsi come è stato selezionato il personale degli Uffici tecnici della ricostruzione, dove molti uniscono competenza ed onestà , e soprattutto deve operare per rendere le procedure più snelle e trasparenti, eliminando formalismi e pastoie burocratiche, che possono produrre intermediazioni poco chiare e comportamenti deprecabili.
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