Impatto ambientale e Gran Sasso
L’Aquila – Scrive Luigi Faccia; ” sono state presentate le Osservazioni al procedimento di Valutazione Strategica Ambientale del Piano del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
E come promesso, sempre nella stessa occasione, le rendiamo pubbliche, nello spirito della più ampia trasparenza e di una precisa informazione verso i cittadini del Comune dell’Aquila.
Le osservazioni sono quattro e vanno ad interessare vari aspetti della procedura di VAS ed in particolar modo si pone l’accento su due aspetti fondamentali.
Il primo è la mancata perimetrazione del P.S.T. (Piano d’Area del Gran Sasso Aquilano) sulla cartografia di Piano allegata alla V.A.S. compresi gli interventi in esso previsti che risultano, così, artatamente esclusi da ogni corretta valutazione. Ciò appare in netto contrasto con la pianificazione e programmazione regionale e determina disparità di trattamento dello stesso P.S.T. rispetto a tutti gli altri Piani di pari livello che sono, viceversa, riportati ed analizzati nel Rapporto Ambientale.
Il secondo e non per importanza, è l’aver perimetrato le aree di massima tutela (“Zona A”) con un mero criterio “topografico”, ovvero tracciandone i confini lungo curve di livello predefinite (2100 mt.), senza fare una seria valutazione dei fattori antropici, vegetazionali, faunistici, geomorfologici, climatici, paesaggistici, indispensabile rispetto alle finalità stesse della V.A.S. ed al conseguente obiettivo primario di perseguire il superiore interesse pubblico nella relativa pianificazione. Questa bizzarra operazione ha fatto sì che il Monte Scindarella e Monte S. Gregorio rientrassero nella Zona A di massima tutela della nuova Zonazione proposta, proprio dove, per pura combinazione, è previsto l’arrivo dell’impianto di collegamento con la Fossa di Paganica.
Lasciamo i commenti ed il giudizio ai cittadini della città capoluogo.
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