Continua lotta inquilini Ater e Rapagnà
L’Aquila – Si è svolta a L’Aquila l’annunciata assemblea degli Inquilini ATER e assegnatari di Edilizia Residenziale Pubblica, alla quale, pur se ufficialmente e con largo anticipo gentilmente invitati, non è intervenuto nessuno tra i tanti rappresentanti delle Isituzioni regionali, provinciali e comunali e dei rispettivi enti strumentali chiamati alla responsabilità della ricostruzione.
Tutti i presenti hanno messo in evidenzia e denunciato che, a dieci mesi dal terremoto, non è ancora iniziata alcuna opera di ripristino, riparazione e consolidamento sismico, nemmeno degli alloggi A, B e C verificati “direttamente” dall’ATER. Tali alloggi, tra l’altro di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila, sono stati lasciati nel più completo abbandono ed esposti alle intemperie ed a un irreversibile degrado. Lo stesso abbandono si è verificato nei confronti di tutti gli edifici residenziali pubblici classificati E: ciò è stato consentito che accadesse sebbene con la Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009, siano stati resi immediatamente utilizzabili, anche dall’ATER e dal Comune dell’Aquila, 150 milioni di euro.
Il Commissario delegato e Presidente della regione Abruzzo “avrebbe dovuto” a ciò provvedere, avvalendosi di soggetti attuatori, con gli stessi poteri straordinari concessi alla Protezione Civile: ma il Presidente Chiodi, così come il Commissario ATER, l’Assessore regionale alla Politica della Casa e il Sindaco dell’Aquila, non ha fatto nulla.
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