Renzi bei centri terremotati
BEN POLITICA E PROTEZIONE CIVILE NELL’EMERGENZA, ORA SI TEME CHE LA BUROCRAZIA ROVINI TUTTO -
L’Aquila – Nel 2009 le cose non andarono così, ma almeno c’qualcosa da imparare dal terremoto: il governo ha approvato oggi il decreto relativo dei centri colpiti in Lazio, Marche, Umbria, e due anche in Abruzzo: Montereale e Valle Castellana. Dopo averlo fatto – questa mattina alle 8 – il premier Renzi (foto ANSA) si è r recato in visita ad Arquata, quindi ad Accumoli e ad Amatrice. La ricostruzione vera e propria , ha detto, richiederà anni. Tutto ciò che sarà possibile e necessario prima, sarà fatto.
La gente elogia gli interventi subito il terremoto, ovvero protezione civile e politica. Teme, invece la burocrazia che subentra adesso nelle fasi della ripresa.
L’esempio dell’Aquila è eloquente: ricostruzione a passo lentissimo, di fatto ferma per palazzi pubblici e monumenti. Nessuno spiega per colpa di chi, ma è intuibile: burocrazia, I politici passano il tempo a litigare, all’orizzonte la malapianta delle elezioni e di ciò che le precede. Le elezioni sono ovunque momento democratico, qui possono diventare circostanza avversa.
Renzi ha comunque portato due buone notizie: nel cratere tra Marche e Lazio saranno aperte due fabbriche, una di calzature e l’altra di pasta. L’amatriciana significherà pure qualcosa…
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