7,5 anni dal sisma (2): misteri e silenzi gravano come piombo – Dossier e rapporti spariti
SI TORNA A PARLARE DEL RAPPORTO SUL GRAVE RISCHIO SISMICO COSTATO 5 MILIONI SCOMPARSO NEGLI UFFICI REGIONALI -
L’Aquila – (GC) – I fervori elettorali si avvicinano, appetiti e ambizioni di potere covano sotto la cenere. E’ tempo però di fare luce su misteri e silenzi del sisma 2009, quelli di prima del sisma. L’inchiesta giornalistica di Giustino Parisse sul Centro è tornata a puntare i fari sul rapporto Barberi (un elenco di centinaia di edifici a rischio a L’Aquila, poi tutti o quasi crollati), sul rapporto di due sismologhi che rivelavano la forte accelerazione delle onde sismiche nel territorio aquilano, documenti insabbiati e nascosti dalle istituzioni aquilane. Forse per ordini superiori, forse per pavidità . Storie rivelate anni fa, insieme con la famosa pagina del Messaggero del 1997 con la vistosa avvertenza: nei primi anni 2000 potrebbe esserci un terremoto. Esattamente quello che ci fu.Magia? No, sismologia e dati statistici, oltre che evidenze scientifiche. Sempre insabbiate. O semplicemente ignorate dagli esponenti politici del tempo, molti dei quali ancora a galla.
Un rapporto sul rischio sismico, e di questo si parlò anche appena dopo il 2009, senza cavare un ragno dal buco, costato 5 milioni, fu consegnato alla Regione e – conferma oggi Parisse – lì dentro letteralmente scomparve. A redigerlo una società a capitale pubblico: denaro nostro, insomma, e anche parecchio. Il rapporto confermava quello precedente riferito a Barberi: a L’Aquila centinaia di edifici a rischio. Non una rivelazione, una conferma drammatica.
Oggi si torna a parlare di sparizione del rapporto. Come può sparire un rapporto? Qualcuno lo ha consegnato a qualcun altro. Nomi, cognomi, responsabilità rintracciabili. Chi lo ha ricevuto non può sostenere di averlo perso… I documenti hanno protocolli, itinerari, timbri, firme. Una tracciabilità , specie quando costano 5 milioni di euro.
Denoralizza che, ancora una volta rivelata una simile notizia, le istituzioni non siano saltate sulle loro comode e dorate sedie, che il presidente della Regione non abbia tuonato ordinando il recupero di quel rapporto e scasvano a fondo per sv elarer il mistero più scottante della storia del sisma, che compie sette anni e mezzo.
Invece, non accade nulla, assolutamente nulla. La stampa non è il quinto poter, ma l’ultimo. Misteri e silenzi diventano livide paratie dietro le quali si cela chi sa cosa.
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