Terremotati cornuti e mazziati
Barisciano – Scrive Walter Salvatore: “Per chi aspetta da otto anni di rientrare nella propria abitazione non c’è cosa peggiore che subire anni di inerzia da parte di un sindaco che sulla ricostruzione da molti è ritenuto il più bello e il più alto del reame.
Tra pochi giorni ricorre il secondo anniversario dalla richiesta di sostituzione edilizia obbligatoria avanzata dai proprietari dell’aggregato 77B a Barisciano. Un aggregato che due anni fa era posizionato al vertice della graduatoria comunale della ricostruzione.
Ai proprietari del 77B il Sindaco, insieme all’amministrazione che lo fiancheggia, sta riservando un trattamento davvero molto speciale:
- da ben due anni i proprietari attendono il nulla osta alla demolizione e ricostruzione del fabbricato dichiarato a rischio collasso da puntuali certificazioni tecniche;
– per eliminare il pericolo incombente il Sindaco invece di provvedere d’ufficio alla demolizione e smaltimento delle macerie formalizza l’intenzione di far accollare tali spese al contributo spettante ai proprietari per ricostruire le loro abitazioni;
Due colpi bassi che i proprietari stanno subendo senza che vi sia un Ente, un Ufficio o qualsiasi altro Istituto, ancorché interpellato, che possa tutelarli e porre rimedio all’evidente disparità di trattamento a cui sono soggetti.
Pochi giorni fa anche il gruppo di minoranza si è accorto dell’abnorme anomalia ed ha formulato un’interrogazione che invita il Sindaco a darne conto ed è di oggi la formale richiesta da parte dei proprietari di un incontro con il Sindaco per conoscere la sorte loro destinata.
I consiglieri di maggioranza, invece, che ben conoscono la vicenda, tacciono evidentemente concordi con il Sindaco nel mortificare ad oltranza un gruppo di compaesani.
Come presidente di questo aggregato mi auguro che la pazienza e la salomonica rassegnazione dimostrata fino ad oggi dai proprietari non degeneri in atti inconsulti ma soprattutto che la causa degli inverosimili ostacoli non sia da addebitare a quel conclamato conflitto d’interessi che investe il Sindaco su questo procedimento.
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