Hillary, Donald e il mendace Barack
Schiettamente, vinca Hillary o prevalga negli USA il tonante Donald Trump, non ce ne può fregare di meno. Non per mancanza di rispetto per i due candidati impegnati nella penosa gara a chi sta meglio in salute, ma perchè chicchessia il presidente, l’Italia resterà sempre una pallina appesa all’albero di Natale americano. Piccola e secondaria. Sciorinino pure i loro certificati medici, quindi. Fanno solo un po’ ridere.
Chi di più ci interessa è Obama Barack, presidente uscente. Dispiace, rattrista, che sia un uomo mendace. Cosa grave che, se la sapessero, offenderebbe gli americani fanatici della verità in bocca ai loro politici. Barack mentì quando nel 2009 promise aiuti a L’Aquila terremotata. Ed ha continuato a farlo, fino al termine del suo mandato.
Neppure un dollaro, e neppure un pensiero.
L’unico grande capo di stato a comportarsi così. Gli avremmo voluto umanamente più bene se si fosse scusato, dicendo di non aver potuto. Gli vogliamo bene lo stesso, ma resta un mendace. Peccato, presidente. Si può essere grandi anche nelle piccole cose. Forse non lo sapevi, e non lo sai ancora. Oppure semplicemente se ne frega. A questo punto, anche noi di lei.
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