“Il Comune di Sulmona mobiliti il territorio contro i pericolosi progetti Snam”
Sulmona – Scrivono i comitati cittadini per l’ambiente: “Non possiamo che salutare con favore il fatto che, finalmente, la questione del metanodotto e della centrale Snam arrivi all’attenzione del nuovo Consiglio Comunale.
Come cittadini impegnati da quasi nove anni su questo tema, auspichiamo che il documento che il Consiglio approverà sabato 17 settembre, sia frutto del contributo di tutte le componenti consiliari e che venga assunto alla unanimità, così come è avvenuto con le altre nove delibere fino ad oggi adottate dal Comune di Sulmona.
Nel contempo, ci pare doveroso evidenziare che sarebbe una occasione persa se il Consiglio si limitasse solo a riapprovare la delibera del 30 ottobre dello scorso anno con cui è stata bocciata l’opera così come progettata dalla Snam e, giustamente, anche l’ipotesi di una centrale ad alimentazione elettrica anziché a gas. Un’opera che si insiste nel voler collocare, contro ogni ragionevolezza, proprio nei territori più vulnerabili dell’Appennino centrale, come dimostra il ripetersi di disastrosi terremoti, con il loro pesantissimo carico di vittime e distruzioni.
La riconferma del no a quella ipotetica “soluzione”, molto astratta ma anche molto ingannevole, è sicuramente importante, ma altrettanto ed anzi sicuramente più importante, è che dall’assise civica scaturisca una volontà chiara e forte a mettere in campo, da parte del Sindaco e dell’intera amministrazione, tutte le iniziative necessarie per impedire la realizzazione del progetto Snam, affinchè l’atto deliberativo che sarà approvato, non resti solo un “formale” documento di contrarietà, ma si traduca in proposte ed impegni concreti.
Auspichiamo, pertanto, che il Sindaco Annamaria Casini assuma la guida di una mobilitazione dell’intero territorio contro il folle progetto della Snam e che coinvolga nella lotta tutti i soggetti istituzionali : Sindaci, Parlamentari, Provincia e Regione; che si richieda la sospensione dei procedimenti autorizzativi relativi al metanodotto e alla centrale e che il Governo nazionale, senza ulteriori tergiversazioni, attui quanto deciso dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, ovvero l’individuazione di un tracciato alternativo, ma al di fuori della dorsale appenninica.
Auspichiamo inoltre che i vari enti istituzionali, a cominciare dal Comune, impieghino le loro energie e le loro competenze per contrastare il disegno della Snam sotto ogni profilo, sia tecnico che giuridico.
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