Petrilli, soltanto giustizia
Giulio Petrilli, l’aquilano a suo tempo tenuto in carcere per anni e poi completamente scagionato perché innocente, viene ricevuto al Ministero della giustizia. Mai accaduto in anni di battaglie per ottenere un risarcimento, nelle quali lo Stato non ha mai risposto. Pochi, e tra questi noi, hanno seguito e sostenuto una tenace, coraggiosa richiesta di giustizia. Solo giustizia, non favori o privilegi, o peggio demagogia. La politica abruzzese ha sempre girato la testa dall’altra parte. Pagine nere, giorni amari, dolorosi dubbi sulla vera natura di questa nostra democrazia quanto meno imperfetta.
Ora pare possa esserci un colloquio, qualcuno pare voglia ascoltare. Non nutriamo molta fiducia, ma comunque Petrilli non va lasciato solo. Va detto a chi crede che – alla fine – possa esserci uno spiraglio di luce. Staremo a vedere.
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