CGIL Aq su problemi sanità
L’Aquila – per la Fp-Cgil provinciale Francesco Marrelli ed Anthony Pasqualone scrivono:
“La tutela della salute e il corretto funzionamento del sistema sanitario sono temi che suscitano sempre maggiore interesse tra i cittadini e richiedono interventi qualificati da parte dello Stato e delle istituzioni pubbliche. Con molta preoccupazione la scrivente organizzazione sindacale deve constatare che le prestazioni sanitarie vengono erogate sempre più in relazione alla compatibilità economiche e di bilancio dei soggetti che le erogano anziché dalla effettiva necessità di chi le chiede.
Per questo è necessario richiamare l’attenzione della Direzione Strategica della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila sui numerosi problemi che quotidianamente i lavoratori e l’utenza sono costretti ad affrontare. La carenza strutturale di personale di tutti i ruoli (sanitario, tecnico e amministrativo) sia del comparto che della dirigenza, da un lato non permette la garanzia quali/quantitativa dell’erogazione dei servizi, dall’altro non garantisce per i lavoratori il dovuto rispetto delle regole contrattuali e normative, nello specifico la legge 161/2014.
Per tali motivi riteniamo fondamentale l’avvio di una fase di contrattazione con la ASL che si ponga come primario obbiettivo la ridefinizione del fabbisogno di personale e la sua dislocazione. In merito si attendono ancora notizie circa la rilevazione avviata nello scorso mese di giugno da parte della ASL riguardo ai “fuori posto” che potrebbe restituire forza lavoro “dispersa”.
Ad oggi, sia per l’effetto di una unificazione delle due ex Asl (Avezzano-Sulmona-Castel Di Sangro e L’Aquila), peraltro mai concretamente attuata, sia per una gestione che non si è posta l’obiettivo del miglioramento della qualità dei servizi, permangono numerose criticità. La scrivente organizzazione sindacale è fermamente convinta che solo attraverso una seria e costruttiva contrattazione tesa al miglioramento delle condizioni di lavoro di tutti gli operatori della sanità si possa arrivare a un miglioramento della qualità dei servizi erogati rimettendo al centro il fruitore della prestazione (l’utente) e i diritti dei lavoratori. Riteniamo altresì fondamentale essere parte attiva sia nella definizione del futuro Atto Aziendale, che stabilirà il nuovo assetto, sia della nuova dotazione organica del personale. Occorre dare risposte concrete e in tempi certi a tutti i lavoratori della Asl sia dal punto di vista delle competenze sia dal punto di vista delle funzioni, evitando in carenza di una visione complessiva di dover “correre” dietro alle urgenze che quotidianamente si presentano in ogni reparto della Asl ed evitando che si inneschino tra gli operatori e tra le Unità Operative una sorta di “guerra tra poveri” generata dalla precarietà.
Per assicurare una tutela reale della salute e un vero accesso alle cure da parte dei cittadini serve un buon governo delle aziende sanitarie con l’obiettivo di rendere efficace ed efficiente il servizio che si rende alla collettività. Per dare qualità ai servizi sanitari è fondamentale investire nel lavoro e rispettarlo, ristabilire ritmi e condizioni di lavoro che permettano agli operatori di lavorare bene, occorre lavoro stabile e di qualità nel rispetto dei tanti che quotidianamente fanno il proprio dovere garantendo prestazioni essenziali.
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