Tutti (?) a scuola


Una volta si sapeva quando la scuola ricominciava, dove si andava a scuola, e chi avrebbe insegnato, dopo il rituale balletto di supplenti.
Si sapeva quanti sarebbero andati a scuola,e dove. Si ignorava il problema della sicurezza, al terremoto nessuno pensava, anche se ne arrivava uno ogni tanto.
Il 12 si riaprono le scuole (ma non tutte), e quasi ovunque manca una vera sicurezza antisismica. Per assurdo, è sicura solo L’Aquila, dove le scuole in muratura quasi non ci sono: si usano musp e altre strutture prefabbricate, che belle non sono, ma sicure sì. Con certezza.
Quanto agli insegnanti, la riforma ha sicuramente creato più problemi di quelli che ha risolto. Aggiungiamo questo problema a quelli sulla sicurezza degli edifici, emergente in tutta Italia, ma da queste parti di più. Qui i terremoti hanno insegnato che crollano scuole, ospedali e facoltà di ingegneria. Scusate se è poco…
Signora ministra Giannini, elegante e firmata, sorridente a 32 (forse di più) denti: ma la notte lei riesce a dormire? Noi no, studenti o genitori, bambini o ragazzi. E chi ha anni dietro le spalle, ricorda che si stava meglio quando la scuola non era “buona scuola”. Era pessima, ma nessuno mentiva sulla situazione.



11 Settembre 2016

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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