Ricordate i lavori di “somma urgenza”?


Negli anni qualche buon amministratore e qualche galantuomo fedele al mandato elettorale ci è capitato di conoscerlo. Gente semplice, di quella che, quando c’era una frana, si dava da fare, non dormiva, magari impugnava il badile. Eseguiva, insomma, i cosiddetti lavori di somma urgenza, indilazionabili, a tutela dell’incolumità.
Ci torna in mente leggendo la protesta di De Matteis sulla frana in via Aldo Moro a L’Aquila. Quasi sotto le case. Inquietante. Ma da un mese è lì e non accade nulla. Ci pare strano che un navigato come De Matteis si stupisca di tanta inerzia e di tempi lunghi. Non sa come vanno le cose? Ignora che in Italia e quindi anche a L’Aquila di sommamente urgente non c’è che la sempiterna polemica politica? Tutto il resto, anche una frana minacciosa, è sommamente non urgente. Ci si può dormire sopra.



07 Settembre 2016

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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