Tagli alberi : da 13 associazioni esposto in Procura


Pescara – Tredici associazioni hanno depositato un unico e dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Pescara in relazione al programma di abbattimento di oltre 100 grandi alberi avviato dal Comune di Pescara, in larga parte in aree di pregio storico e ambientale e vincolate dal punto di vista paesaggistico. Per il Coordinamento Salviamo gli Alberi hanno firmato l’esposto Italia Nostra Pescara, Archeoclub Pescara, Mila Donnambiente, Forum H2O, Stazione Ornitologica Abruzzese, Ass. Crocevia, Comitato Abruzzese per il Paesaggio, Ass. Ville e Palazzi Dannunziani, Pro natura Abruzzo, CONALPA Onlus, FAI Delegazione di Pescara, Ass. Pescara PuntoZero, WWF Chieti-Pescara. Sono diversi i punti contestati. In primo luogo si la relazione con cui il Comune sta sostenendo il taglio di piante addirittura monumentali, come quelle in via Scarfoglio; una procedura – sostengono le associazioni in una nota – che non risponde al protocollo seguito dagli altri enti pubblici essendo basata esclusivamente su un’analisi visiva priva addirittura del riconoscimento della specie di appartenenza degli alberi esaminati e non sull’analisi strumentale. Non solo manca, quindi, un’intera parte della procedura ma anche quella visiva preliminare che e’ stata fatta in forma speditiva ha gravi limiti visto che il riconoscimento della specie e’ dirimente per capire se il portamento e/o la struttura dell’albero e’ naturale ed e’ fonte di pericolo. Facciamo notare – prosegue la nota – che il consulente del Comune nell’operazione di abbattimento stralcio fatta ad aprile 2016 a viale Regina aveva addirittura scambiato la specie, come segnalato sul posto dagli attivisti accorsi e poi accertato definitivamente dalla seconda consulenza affidata dal Comune per la prova di trazione (Pino marittimo Pinus pinaster, non presente, invece del Pino d’Aleppo Pinus halepensis). Il nome della specie nella relazione finale e’ stato omesso per il migliaio di esemplari valutati! La questione non e’ di poco conto perche’ il naturale portamento ‘contorto’ del Pino d’Aleppo puo’ a prima vista essere ritenuto pericoloso; stessa valutazione per la presenza di un fungo noto in bibliografia per essere superficiale e non destabilizzante per questa specie. Inoltre sui 3 pini salvati dal taglio ad aprile su via Regina Margherita grazie alle proteste la successiva verifica strumentale ha poi confermato in tutti e tre i casi (100%) che le piante erano stabili e non vi era alcun pericolo immediato. Tra l’altro durante i sopralluoghi di questi giorni abbiamo notato diversi alberi secchi in piedi che non verranno abbattuti. Cioe’ si tagliano alberi all’apparenza sani e si lasciano alberi secchi ovviamente pericolosi! Un notevole caso di linearita’ e logica da parte del Comune di Pescara! Altri aspetti trattati nell’esposto non possiamo divulgarli per ovvie ragioni. Ribadiamo l’appello per fermare questi lavori in quanto le conseguenze sono irrimediabili. Si proceda con l’analisi diagnostica strumentale – concludono le associazioni – e solo tramite quella di decida il destino di questi alberi.


06 Settembre 2016

Categoria : Cronaca
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