E se D’Alfonso fosse un alieno?


SOLO CHI HA POTERI SPECIALI PUO’ SPUNTARLA CON LA FONDOVALLE SANGRO…

L’Aquila – (G.C.) – ’Avete letto anche sul nostro giornale: la fondovalle del Sangro ha un progetto definitivo, e quindi sarà completata. Lo ha detto il presidente Luciano D’Alfonso. La sua parola è indubitabile. La sua natura suscita dubbi: che gli abruzzesi abbiano eletto un alieno? Che lo stimato Luciano, di suo incline alle meditazioni monastiche e alle buone letture, sia un extraterrestre, quanto meno un extrabruzzese?
Direte, se avete meno di 40 anni ew di storia abruzzese non sapete tutto; che ci sarà di strano nell’annunciare lavori su una strada? Attesa, importante, ma pur sempre una strada?
Alt, fermi, buoni e leggete. La fondovalle del Sangro tra la costa atessana e Castel di Sangro, spunto tra i miracoli di Remo Gaspari almeno trent’anni fa. Ci misero mano e miliardi, e furono eretti vertiginosi viadotti, scavati arditi tunnel, deposti forzuti travi di cemento armato. Un’opera imponente, una benefica arteria per far defluire flussi vitali tra la costa teatina e il roccioso, lontano cuore interno dell’Appennino. Ma tirate il fiato: la strada non fu mai terminata. Uno dei viadotti finiva nel nulla, tagliato di netto di fronte ad un paio di km di vuoto, e poi la strada proseguiva. Mancava un pezzo. Siamo nel grottesco, nel metafisico. La parte mancante restò tale per decenni. Pochi mesi fa D’Alfonso affrontò il problema, convinse Roma dell’assurdità della situazione, arrivarono soldi e ora, finalmente il progetto.
Capite perché D’Alfonso è – forse – un alieno. Capite a quale livello di incoerenza, follia, assurdità si poteva arrivare in passato tra politici felloni, burocrati micidiali, menti occluse, imbecilli sulle poltone e fanfaroni che continuavano a spartirsi potere e prebende?
Questa è la storia, Un’altra volta racconteremo altre incompiutee sorprendenti becerate. Stavolta chiudiamo qui, auspicando – ma senza molta fiducia . che il presidente abbia voglia e pazienza di spiegare agli abruzzesi come sia potuta avvenire una storia simile, e – magari – per colpa di chi. In decenni buttati via, magari molti saranno anche trapassati. Ma sicuramente mai passati sulla superstrada monca e librata in aria sulle feconde campagne della Val di Sangro.


02 Settembre 2016

Categoria : Cronaca
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