CNA artigiani su sisma Centro Italia


L’Aquila – Scrive la CNA dell’Aquila: “L’intenso e distruttivo sisma ha riportato nella disperazione intere famiglie, causando vittime, feriti, migliaia senza tetto e attività economica con il coinvolgimento di una vasta area del circondario, arrecando un profondo sconforto. E come se non bastasse sono iniziate le più disparate considerazioni e prese di posizione delle tante teorie di pensiero, mentre il tempo scorre inesorabilmente. Queste sono cose a cui inesorabilmente siamo abituati, ma non possiamo concederlo più. Diamo un taglio a tutte le inutile polemiche o proposte confusionarie, per riconquistare anche con energia e fermezza la vita della nostra città. Ne gioverà l’intera comunità, abbiamo il dovere di sostenere i nuovi terremotati e che purtroppo non saranno gli ultimi, da quanto ormai noto e ribadito in questi giorni a causa del livello di inadeguata sismicità dell’edificato esistente. Trasmettere vicinanza ai territori colpiti dal distruttivo sisma del 24 agosto, restando attivi per affrontare i problemi con convinzione e partecipazione dell’intera comunità, con iniziative di solidarietà a sostegno della ricostruzione di quanto distrutto, che come ribadito in più occasione, non riguarda solo quella materiale ma è soprattutto sociale. Bene ha fatto il Sindaco Massimo Cialente a manifestare la immediata vicinanza e lo stato di solidarietà dell’intera città.
E’ normale avere paura, ma è pericoloso lasciarsene dominare. Non agire significa cedere, trattenersi in una situazione tossica che ci avvelena lo spirito, ci indebolisce il corpo, ci addormenta la mente.
La forza di volontà dovrà condurci nel percorrere un lungo cammino intrapreso, senza avere il minimo segno di cedimento, ma anzi a maggior ragione, che tutta la nostra operatività non sia finalizzata al nostro esclusivo scopo, ma che sia estesa al sostegno di una realtà che oggi ha bisogno della città di L’Aquila con tutti i suoi Cittadini, nessuno escluso.
Non dovrà verificarsi che arriverà un giorno in cui diremo: “E’ troppo tardi ormai, avrei dovuto farlo prima”. Esatto: avremmo dovuto farlo prima. Adesso, per esempio.


28 Agosto 2016

Categoria : Economia
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