Il “metodo” di Stefania Pezzopane
L’Aquila – (di Flavio Colacito – Psicopedagogista) – Sabato 6 febbraio alle 20,30 presso l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, il Presidente della Provincia Stefania Pezzopane presenterà il suo libro, scritto assieme alla giornalista Anna Vinci, dal titolo “La politica con il cuore”. La serata prevede gli interventi di Dacia Maraini e Franco Marini. L’uscita di questa pubblicazione, edita da Castelvecchi, rappresenta un’iniziativa importante per la Provincia, un momento di riflessione per tutti, perché oggi più che mai l’uomo deve riappropriarsi della preziosa capacità riflessiva, smarrita nell’oblio della memoria che il tempo spesso cancella dando luogo a sterili ricordi. Gli effetti sociali sono quasi sempre deleteri, in particolare per i giovani, ai quali mancano modelli di riferimento credibili ed educativi, il riflesso indiretto dei meccanismi politici e rappresentativi non sempre all’altezza della situazione. Ne è la riprova la tendenza del nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a rimarcare la necessità di un impegno costruttivo della classe politica italiana, dei nostri amministratori, indipendentemente dagli orientamenti ideologici, affinchè gli elettori possano ritrovare fiducia e affezione nei confronti degli eletti e, a maggior ragione, particolarmente nei momenti tristi della nostra storia. Quanto accaduto all’Aquila e nel circondario il 6 aprile scorso, con i 10 mesi di calvario ormai alle spalle,i lutti, il dolore e la disperazione, rappresenta appunto una capitolo buio del nostro vissuto che molti hanno affrontato con coraggio e umiltà, altri no. Le emergenze sono disastrose, ma a volte mettono in luce le doti migliori di ciascuno, nascoste fino a quando la necessità non impone capacità e tatto. Questo libro, tutto al femminile, scritto con la sensibilità delle donne migliori, rappresenta al meglio il concetto di “azione” , contribuendo a ridefinire anche quello di “ruolo”quando queste parole mettono in gioco la figura del politico, in particolare quando questi è chiamato ad affrontare delicati processi di mediazione, senza cercare o, peggio, cadere nella rete dello scontro tra coalizioni con l’effetto sempre contrario alle intenzioni. Risultato? Una distanza profonda tra l’uomo della strada e quello di governo, decisamente più grave in quanto psicologica. Ben lo sa Stefania Pezzopane che, con un “metodo” tutto personale e in controtendenza, ha saputo sostenere un ruolo difficile nei momenti peggiori della storia contemporanea dell’Aquila, districandosi attraverso i fitti impegni della sua agenda e mantenendo un rapporto attivo con la popolazione, sempre con le tre priorità davanti: terremoto, ricostruzione, rilancio economico e culturale. Che questa sia stata la strada giusta per riconquistare la fiducia della gente, non solo della provincia aquilana, ma delle persone comuni di tutta Italia, è un dato di fatto come dimostra “Il Sole 24 ore”, la prestigiosa testata economica che la pone ai primo posto come preferenza, senza dimenticare il personale apprezzamento del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dei maggiori esponenti politici mondiali, attori e personaggi dello spettacolo. Molti frettolosamente non hanno dato il giusto peso alla cosa, giustificando il suo successo come il risultato di un’eccessiva azione mediatica. Queste stesse persone, però,dovrebbero chiedersi come mai altri personaggi realmente televisivi e salottieri non godano della stessa popolarità, segno che non è lo strumento televisivo in sé e per sé, bensì la qualità delle intenzioni che vengono proposte e chi le sostiene a vincere. Infatti forse la sfida più grande è trovare una reale sintonia con le persone, con i loro problemi, fare delle scelte difficili che potrebbero farti apparire impopolare, interagire con i potenti e i grandi della terra trovando il giusto modo, scherzare per smorzare i toni, non piangere lacrime di coccodrillo, stabilire un contatto con gli altri quando le decisioni vengono dalla maggioranza, non un ostacolo o un nemico da abbattere a colpi di no, invece uno stimolo ulteriore per portare avanti la logica dell’alternativa possibile, compostamente. “La politica con il cuore” è un viaggio attraverso l’odissea iniziata alle 3,32 di quell’ormai lontano 6 aprile, quando Stefania (così vuole sentirsi chiamare) si è trovata ad affrontare il peso drammatico dell’emergenza, conciliando il ruolo istituzionale con quello di moglie e madre. La sua linea di governo a favore della rinascita del territorio – non solo dell’Aquila, ma di tutta la provincia – era ben chiara fin da prima del terremoto quando si era arrivati alla fine del mandato, ma mai il Presidente avrebbe immaginato di dover affrontare una situazione così grave riscuotendo tanto apprezzamento. Nel libro si racconta tutto questo e, in linea con il titolo, si comunica con il cuore e si danno concretezze alle idee devolvendo gli incassi delle vendite a favore dell’adozione a distanza dei bambini orfani, vittime innocenti del tremendo terremoto di Haiti. Tra le pagine del libro, ripercorrendo le esperienze maturate durante la propria carriera dalla Pezzopane fino ad oggi con il dramma del sisma, c’è la storia di ognuno di noi, con le proprie angosce, le disavventure, spaziando dalla vita nelle tendopoli a quella negli alberghi sulla costa, alle difficoltà connesse al progetto CASE, ai M.A.P., alla burocrazia, ai diritti negati delle categorie deboli, anziani, bambini,poveri, dando grande rilievo alle problematiche psicologiche e sociali. “La politica con il cuore” ha un grande impatto emotivo ed educativo, perché è la testimonianza che la governance ha bisogno di rinnovarsi e seguire dei modelli per recuperare credibilità, una intenzione riconosciuta e premiata con la XXII edizione del premio Moscati lo scorso 25 ottobre 2009, in occasione del quale è stato detto: << Un riconoscimento alla Presidente Pezzopane che, con le sue doti di coraggio, di abnegazione e di altruismo, rappresenta in modo egregio la Provincia dell’Aquila>>. Le parole stesse si commentano da sole, ma assumono un valore aggiunto se si considera quanto ha affermato la Pezzopane in quell’appuntamento: << Ricevo con onore e commozione questo premio, è mia intenzione condividerlo con tutta la mia gente>>. Del resto Stefania non ama le frasi di circostanza, né cadere nella trappola del sentimentalismo gratuito, preferendo la schema del pensiero-azione, affrontando le necessità per quello che sono veramente, crude, dando sempre ascolto ai tanti cittadini che le chiedono aiuto. Per lei la politica è stare in mezzo alla gente, ai lavoratori in difficoltà, cercando possibili soluzioni anche nelle situazioni di non stretta pertinenza dell’ente Provincia, così come emerge nelle stesse descrizioni di Anna Vinci, dirette a tracciare un profilo del Presidente Stefania Pezzopane tout court come donna diretta e pragmatica, senza velleità, con il sentimento delle azioni sofferte e convinte, la vera sfida al modello politico imperante dell’immagine e dell’apparenza. Concludendo nel ritratto di sé, Stefania Pezzopane lancia indirettamente un messaggio a tutte le coalizioni politiche, di destra e di sinistra, agli incerti, a chi non si riconosce ormai più in nessun orientamento, evidenziando la necessità di partecipare alle piccole e grandi sfide a cui ogni amministratore è chiamato a partecipare, aprendosi ad un confronto dove la posta in gioco è una e dovrebbe essere di interesse comune: l’attaccamento alla propria terra.
(Nella foto la copertina del libro)
Non c'è ancora nessun commento.