Ingegneri aquilani offrono appoggio ai colleghi delle zone colpite dal sisma


L’Aquila – (F.C.). “Anche L’Aquila ha tremato. E’ stato come sprofondare di nuovo in un incubo. Non possiamo che esprimere la nostra solidarieta’ a tutte quelle popolazioni che si trovano a vivere in queste ore quello che i nostri territori hanno vissuto nel 2009″”. Cosi’ il presidente dell’Ordine degli Ingegneri dell’Aquila, Elio Masciovecchio, commenta il sisma che alle 3.36 di ieri ha colpito i territori di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, al confine tra Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria. “Siamo al fianco dei nostri colleghi che stanno vivendo le difficolta’ di questa emergenza – spiega ancora Masciovecchio – Abbiamo gia’ dato la nostra disponibilita’, come Ordine, ad intervenire nei centri coinvolti per consentire l’analisi degli edifici, favorendo, laddove possibile, il rientro nelle proprie case dei cittadini e la graduale ripresa della normalita’. Sappiamo quanto sia complesso gestire una calamita’ di queste dimensioni e non possiamo che offrire il nostro aiuto, mettendo in campo professionisti e competenze”. Una storia, quella che lega Amatrice a L’Aquila che ha radici lontane: “Proprio la cittadina di Amatrice – prosegue Masciovecchio – in passato apparteneva al territorio della Provincia dell’Aquila. Ci sentiamo quindi in parte direttamente coinvolti in questa terribile tragedia”. Un sisma che mette nuovamente a nudo le numerose fragilita’ del territorio italiano: “Quanto accaduto non fa che ricordarci la debolezza strutturale dei nostri meravigliosi borghi. L’Italia, in particolare quella centrale – ricorda il presidente – e’ ricca di centri storici che vanno assolutamente messi in sicurezza. Non possiamo ricordarcelo solo ad ogni ennesima tragedia. E’ necessario, non ci stancheremo mai di dirlo, investire nella prevenzione. Prevenzione che passa anche attraverso alcune importanti questioni tecniche. Non e’ possibile che per un edificio, la nostra normativa preveda esclusivamente l’obbligo di certificazione energetica. E’ fondamentale che anche la certificazione sismica diventi vincolante. Il risparmio piu’ importante – e’ il commento finale di Masciovecchio – deve essere quello di vite umane”.


26 Agosto 2016

Categoria : Cronaca
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