“Zaia esagera, ora sono io a querelarlo”


L’Aquila – Scrive Stefania Pezzopane: “Negli ultimi 90 giorni sono stata impegnata con le note urgenze del mio territorio, compresa la questione dello zuccherificio di Celano (i cui lavoratori sono entrati in mobilità) e la grave crisi degli agricoltori e allevatori. A quest’ultimi siamo stati affianco anche durante la protesta a Roma, fatta per richiamare l’attenzione del Ministro Zaia.
Ora capisco da cosa era distratto il Ministro all’Agricoltura, appassionato com’è di carte bollate e pettegolezzo.
Ho evitato di querelarlo a tempo debito, pure avendone tutte le possibilità, perché, sbollita la rabbia, ho avuto voglia di assecondare l’invito alla concordia che si rendeva necessario e costruttivo e a cui il Governo per bocca del Presidente del Consiglio si appellava. Berlusconi ci ha anche riconosciuto questo merito, definendolo, lo scorso 29 gennaio, un piccolo miracolo abruzzese.
Sarebbe sembrato schizofrenico da una parte collaborare per la concordia e dall’altra portare un membro del Governo in tribunale.
Così non ha ragionato il Ministro Zaia, preso dal partito dell’odio e da una evidente ossessione per la mia persona, per fatti privati che nulla aggiungono alla soluzione di gravissimi problemi di questo angolo disastrato d’Italia.
Questo la dice tutta sui pensieri che occupano la giornata di Zaia. E sulle impellenze di un Ministro della Repubblica.
Ho l’impressione che a Zaia questa querela serva a tentare di conquistare la scena proprio nel momento in cui si candida alle regionali in Veneto.
Ma il suo intervento di oggi è talmente aggressivo e spropositato che non è più ignorabile. Provvedo immediatamente a controquerelare per le nuove affermazioni di oggi e chiederò un risarcimento morale di 1,5 milioni. Un euro per ogni abruzzese offeso dall’inutile politica del pettegolezzo e della violenza verbale. Devolverò la somma agli agricoltori in difficoltà.
Ora capisco da cosa era distratto il Ministro all’Agricoltura, appassionato com’è di carte bollate e pettegolezzo.
Ho evitato di querelarlo a tempo debito, pure avendone tutte le possibilità, perché, sbollita la rabbia, ho avuto voglia di assecondare l’invito alla concordia che si rendeva necessario e costruttivo e a cui il Governo per bocca del Presidente del Consiglio si appellava. Berlusconi ci ha anche riconosciuto questo merito, definendolo, lo scorso 29 gennaio, un piccolo miracolo abruzzese. Sarebbe sembrato schizofrenico da una parte collaborare per la concordia e dall’altra portare un membro del Governo in tribunale.
Così non ha ragionato il Ministro Zaia, preso dal partito dell’odio e da una evidente ossessione per la mia persona, per fatti privati che nulla aggiungono alla soluzione di gravissimi problemi di questo angolo disastrato d’Italia.
Questo la dice tutta sui pensieri che occupano la giornata di Zaia. E sulle impellenze di un Ministro della Repubblica.
Ho l’impressione che a Zaia questa querela serva a tentare di conquistare la scena proprio nel momento in cui si candida alle regionali in Veneto.
Ma il suo intervento di oggi è talmente aggressivo e spropositato che non è più ignorabile. Provvedo immediatamente a controquerelare per le nuove affermazioni di oggi e chiederò un risarcimento morale di 1,5 milioni. Un euro per ogni abruzzese offeso dall’inutile politica del pettegolezzo e della violenza verbale. Devolverò la somma agli agricoltori in difficoltà”.
(Nella foto Stefania Pezzopane)


04 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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