A chi vogliono dare la Santa Croce?
La concessione regionale per l’acqua Santa Croce di Canistro, obiettivamente tra le migliori, è scaduta nell’ottobre 2015. 11 mesi fa. Siamo quasi al settembre 2016 e la Regione non ha ancora risolto il dilemma burocratico-politicio: a chi assegnare la concessione? Viene spontaneo chiedersi se non vogliano davvero darla a qualcuno che sta loro a cuore. Impossibile non chiederselo, perché 11 mesi dovrebbero bastare per una revoca e una nuova assegnazione. Se esistono i presupposti. Che spesso, però, non ci sono perché non si vuole che ci siano.
Per dirla tutta, nessuno ci vede chiaro in questa vicenda. E’ chiarissimo, invece, che un buon nome abruzzese e decine di lavoratori sono appesi ad un filo. Consunto ed esile. Dov’è la logica in tutto questo? Non riusciamo a trovarne una, come spesso capita ai cittadini di questo regno da operetta che sembra l’Abruzzo, dove si ciancia a perdifiato su siti produttivi, posti di lavoro, procedure snelle e giuste, decisioni serie e responsabili.
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