Malavita, forse è ora di darsi una mossa
E’ pensabile che a qualcuno appaia normale la serie di raid in motoretta con spaccate nei negozi di Pescara. Una raffica incredibile. Ad altri sembrerà tollerabile che i ladri rubino cassaforte e impianto video in un distributore ad Avezzano, o che si strappino via bancomat e colonnine esattrici. Ci sarà forse pure chi accetterà le migliaia di furti nelle case inagibili a L’Aquila, i vandalismi, i predoni, le aggressioni, le coltellate. Le risse e i pestaggi.
Alla maggior parte degli abruzzesi tutto ciò sembra pauroso e preoccupante. Aver paura di dormire nel proprio letto o di indossare una collanina d’oro a 80 anni, non è vivere. E’ vegetare. Direte: robaccia che altrove avviene da sempre. Ma noi volevamo un Abruzzo diverso, e invece tutti stanno a guardare mentre la nostra terra marcisce. Come se fosse ineluttabile e fatale. Noi al fato dei Greci, beffardo e più potente degli dei, non ci crediamo. Chi deve, si dia una mossa. Città come New York sono state ripulite e rimesse in sesto. Ricordate il sindaco Giuliani? Era pure italiano e di lontane origine abruzzesi…
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