Lettere – Le banche sono carne o pesce?
L’Aquila – Riceviamo: “Caro direttore, non firmo, altrimenti passerei i guai. Altri che libertà e democrazia… Posseggo 90.000 euro e li tengo in una banca diciamo a sud della città . Gli interessi sono di centesimi, non si sa mai quanti, e non vengono neppure versati, nonostante le mie sollecitazioni al direttore. Mi chiedono solo di investire i soldi, in modo noioso e incalzante. Le pare che un qualsiasi come me possa investire magari in obbligazioni di questi tempi e con quel che è successo?
Una banca ha donato soldi per ricostruire il Comune e mette in piedi una festa della solidarietà . Non sarebbe più giusto pagare gli interessi e trattare meglio i clienti? Se fossi giovane,m porterei i soldi sottobanco in Svizzera, altro che chiacchiere e reotorica.
(Ndr) – Possiamo fare due cose. Chiederle nome e cognome e verificare che siano autentici, magari senza pubblicarli se lei non vuole, e possiamo chiederle nome e cognome della banca, per pubblicarli a grandi caratteri. Magari non sarà l’unica a fare la furba, ma potrebbe servire. Le banche non sono carne o pesce (casomai pescecane o pesce spada), ma macchine per fare soldi. Cos’altro? Alcune, talvolta, sono meno carnivore di altre, ma lo fanno per accalappiare clienti con i quali fare soldi dopo.
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