Cannabis: radicali chiedono incontro a presidente Regione Abruzzo


“Vi scriviamo alla luce dell’incresciosa vicenda di Fabrizio Pellegrini per chiedervi un incontro sullo stato di attuazione della legge regionale del 2014 sull’accesso ai farmaci cannabinoidi”. Cosi’ il segretario dei Radicali Italiani Riccardo Magi e il segretario dell’Associazione Luca Coscioni Filomena Gallo, in una lettera inviata oggi al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e all’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci. La lettera ripercorre la storia del pianista di Chieti malato di fibromialgia dal 1999 il quale non potendo sostenere i costi altissimi della terapia – prescritta dopo numerosi tentativi – e non volendo rivolgersi al mercato nero, si trova costretto, secondo quanto asserito dai radicali, a ricorrere alla coltivazione per giovarsi degli effetti terapeutici della cannabis sui sintomi atroci della sua malattia. E per questo finisce in carcere. Eppure la regione Abruzzo si e’ dotata nel 2014 di “una delle piu’ avanzate leggi in materia di cannabinoidi, che pone il farmaco a carico del servizio sanitario regionale”, ma “a oltre due anni dall’approvazione, non ci risulta sia stato finora costituito il previsto fondo annuo di 50mila euro, che avrebbe garantito, a Pellegrini come ad altri malati, di accedere ai farmaci cannabinoidi”, si spiega nella lettera. “Anche a seguito della mobilitazione promossa da noi Radicali”, con oltre 150 adesioni all’appello e al digiuno a staffetta a sostegno dell’iniziativa nonviolenta avviata da Andrea Triscuoglio e dai radicali di Foggia per chiedere la scarcerazione del pianista, “ieri finalmente e’ stata riconosciuta l’incompatibilita’ delle sue condizioni con il regime carcerario e Pellegrini”, condannato con sentenze irrevocabili, ha cosi’ ottenuto gli arresti domiciliari” dopo oltre 50 giorni di carcere. “Ma anche dopo questo successo la mobilitazione andra’ avanti – annunciano Magi e Gallo – per scongiurare che ci siano nuovi ‘casi Pellegrini’, in Abruzzo come nelle altre regioni d’Italia”. L’obiettivo non e’ solo “denunciare i danni del proibizionismo”, ma “aiutare la Regione a rispettare le sue stesse leggi e i diritti dei cittadini”, concludono il segretario dei Radicali Italiani e il segretario dell’Associazione Coscioni, che sono anche promotori della legge di iniziativa popolare Legalizziamo! (www.legalizziamo.it) per la legalizzazione della cannabis e la decriminalizzazione dell’uso di tutte le sostanze, che prevede anche il piu’ ampio accesso possibile alla cannabis terapeutica. Legge su cui e’ in corso in tutta Italia la raccolta firme.


03 Agosto 2016

Categoria : Attualità
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