“Un panino come si deve al Ministro Zaia”


Ofena – Un panino fatto come si deve, con pane buono e salumi o formaggi, oppure anche polpette, ma sani e genuini: è questo che il Ministro Zaia deve assaggiare, invece di certi prodotti molto famosi ma anche molto discutibili. Scrive Dino Rossi (Cospa Abruzzo): “Aia qualche giorno fa ha sponsorizzato con forza il panino Mc Italy della Mc Donald, Dino Rossi del Cospa Abruzzo ha diffuso un comunicato di condanna. Stamattina alle 6.30 ho visto un servizio sulla RAI in cui Zaia osannava il panino e, splendida operazione commerciale, veniva annunciato che questo sarà un grande business per gli allevatori italiani in crisi. Intanto annuncio che domani a Verona porteremo un panino come si deve, fatto con cose nostre di qualità, al Ministro Zaia, così magari si renderà conto…
Leggete questo articolo pubblicato dal Corriere della Sera- IL PANINO DEFINITO «MISCUGLIO DIABOLICO DI CREMA DI CARCIOFI, ASIAGO E LATTUGA» . Il Guardian attacca Zaia e il «McItaly» Il critico gastronomico Matthew Fort: «È un tradimento nazionale». Lettera del ministro: «Stalin è morto» Zaia alla presentazione della linea McItaly – (Ansa) MILANO – Se qualche anno fa ci avessero raccontato che un importante politico del Belpaese, nonché leghista della prima ora, era pronto a prendere carta e penna per difendere un prodotto di McDonald’s, non ci avremmo mai creduto. Ma è quello che è successo nei giorni scorsi, dopo che Matthew Fort, critico gastronomico del Guardian e amante dei sapori e della cucina italiana (nel 2009 per il suo libro «Sweet Honey – Bitter lemons» ha vinto il premio «Sicilia Madre Mediterranea») ha scritto sulle pagine online del quotidiano britannico un articolo al vetriolo contro il ministro delle Politiche agricole italiano Luca Zaia, colpevole, secondo Fort, di aver esaltato e pubblicizzato il McItaly, il nuovo panino della famosa catena di fast food fatto con soli prodotti italiani.
BOTTA E RISPOSTA – Fort ha definito il nuovo prodotto di McDonald’s «un miscuglio diabolico di crema di carciofi, formaggio asiago e lattuga» e ha affermato che la decisione di promuovere questo prodotto da parte del ministro italiano è stato «un atto mostruoso e un tradimento nazionale». La risposta di Zaia non si è fatta attendere. In una lettera inviata al direttore del quotidiano inglese il ministro dell’Agricoltura, candidato alla presidenza del Veneto dalla Lega e dal Pdl, dichiara di non essere affatto sorpreso dall’articolo, ma sottolinea che ciò che l’ha più colpito è il tono ingiurioso e volgare usato da Fort. Segue l’attacco: «La sinistra e i suoi megafoni continuano ad abbaiare alla luna, sempre più lontani dai reali problemi e chiusi nella loro sterile ortodossia mentale, che danneggia ogni tipo di sviluppo e ostacola una visione chiara della realtà. Con rammarico, vogliamo dare una brutta notizia a questa sinistra: Stalin è morto. E siamo certi che non si è mai seduto in un McDonald’s, cosa che invece fanno migliaia di ragazzi europei tutti i giorni». Il ministro poi ha elencato le difficoltà che gli agricoltori europei stanno vivendo in questo periodo e afferma che «l’operazione McItaly porterà ogni mese nelle tasche dei contadini italiani 3.488.000 euro di nuove entrate». Inoltre, continua Zaia, «ciò consentirà ai clienti di McDonald’s di mangiare un panino sano fatto con soli prodotti italiani». Il ministro si augura che l’operazione McItaly «convinca le persone ad abbandonare il cibo spazzatura in favore di un’alimentazione più sana». Infine l’ultimo attacco ai critici: «Siamo certi di convincerli. Diverremo dei moderni gesuiti e cercheremo di convertire gli infedeli di sinistra, che non si sono mai sporcati le mani lavorando nei campi». FALLIMENTO – Dopo aver letto la dura lettera del ministro, il critico britannico Fort si dichiara ancora più convinto delle sue invettive contro il ministro e afferma che la vicenda ha avuto ripercussioni internazionali: «Ritengo sbagliata la risposta di Zaia perché con il suo attacco alla gente di sinistra, agli ex compagni e ai vecchi stalinisti non affronta il vero problema: il fallimento del governo nel proteggere il patrimonio unico del prodotto artigianale italiano». Infine il critico gastronomico conclude: «È un’immagine deprimente del divario che esiste tra la vita politica italiana e quella dei cittadini del Belpaese». Noi del Cospa Abruzzo siamo semplici allevatori e nella associazione ci sono molti iscritti di destra e addirittura lo scrivente è stato nominato dalla segreteria dell’Aquila referente della Lega Abruzzo per il collegio di Barisicano. Caro sig. Ministro dal pollice verde, anzi Tricolore il panino che lei ha presentato di certo non è fatto di prodotti italiani. Ci teniamo a precisare che domani in concomitanza con l’inaugurazione della fiera di Verona, una delegazione del Cospa Abruzzo consegnerà al Ministro un panino al prosciutto che solitamente i contadini mangiano a colazione. Il nostro panino non ha bisogno del tricolore!!!!


03 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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