Becchiamoci pure la tempesta solare
Un “colpi di coda” del Sole, dicono oggi i dispacci scientifici delle agenzie internazionali, che si è improvvisamente risvegliato prima di entrare nel periodo di quiete, che arriva ogni 11 anni dopo un periodo più attivo. Una nube di particelle espulsa dalla nostra stella è diretta verso la Terra e domani potrebbe causare una tempesta magnetica capace di mandare in tilt le comunicazioni radio e innescare spettacolari aurore ai poli. Lo prevede l’agenzia statunitense per l’atmosfera e gli oceani (Noaa), che stima una probabilità del 65% che domani si verifichi una tempesta geomagnetica.
Se incontrerete quindi difficoltà con Internet, con le comunicazioni, con la ricezione dei programmi tv, non preoccupatevi: è sua maestà la nostra stella che dà segnali di nervosismo.
Problemi potrebbero aversi in tutto il mondo soprattutto con i satelliti, ma anche con tutti gli apparati elettrici, e persino con le reti idriche e i sistemi azionati e regolati dai computer.
Insomma un disastro da film. Speriamo che non accada. Da tempo c’era chi sosteneva di avvertire più calore e più luce abbagliante dal Sole. Nessuno scienziato confermerebbe. Ma la tempesta solare, quella c’è e come. Durerà almeno altre venti ore da questa mattina.
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