Anna Marchesini
Di Carlo Di Stanislao -
Oggi i funerali, in forma privata, nel duomo di Orvieto, città in cui era nata 62 anni, nella cappella di San Brizio, sotto il celebre ciclo “Storie degli ultimi giorni”, avviato nelle vele da Beato Angelico e Benozzo Gozzoli n e completato da Luca Signorelli.
Anna Marchesini, storica campagna di Massimo Lopez e Tullio Solenghi, donna ironica e solare, che ci ha fatto ridere con i suoi personaggi e le sue performance, ci lascia con un messaggio di coraggio: quello con cui ha affrontato fino in fondo una artrite reumatoide di tipo devastante, senza darsi per vinta, ma lottando fino all’ultimo giorno.
Addio quindi alla Signorina Carlo, alla sessuologa Merope Generosa, alla Sora Flora, alla cameriera secca dei signori Montagné e soprattutto alla bella figheira, alla Monaca di Ponza, alla Lucia manzoniana del piccolo schermo.
Il debutto a teatro avvenne quando ancora era un’allieva dell’Accademia d’Arte drammatica Silvio d’Amico, nell’estate del 1976, con lo spettacolo “Il Borghese Gentiluomo” diretto da Tino Buazzelli.
Diplomata tre anni dopo, entrò in compagnia con lo spettacolo “ Platonov “di Anton Cechov, per la regia di Virginio Puecher (al Piccolo di Milano).
L’incontro con i due colleghi che cambieranno la sua carriera è all’inizio degli anni Ottanta e nella sua biografia on line scriveva: “In Svizzera in un programma per gli italiani incontro Tullio Solenghi e già rido. Nel frattempo al doppiaggio di cartoni animati a cui mi dedicavo fra uno spettacolo e l’altro, conosco Massimo Lopez e ancora ridiamo”.
Il sodalizio, come si dice in gergo, durerà tutta la vita anche se ufficialmente il trio si scioglierà nel ’94 pur tornando qualche volta insieme.
L’esordio in tv è con lo spettacolo su Raidue Helzapoppin a cui seguirono negli anni Ottanta “Tastomatto”, “Domenica In”,” Fantastico”.
Il trio conquistò il pubblico televisivo e poi lo traghettò a teatro: il loro primo spettacolo teatrale come trio “Allacciare” le cinture di sicurezza debuttò nel 1987 al Sistina di Roma e fece il tutto esaurito per tre anni consegnando loro di diritto il Biglietto d’oro.
Il successo straordinario della parodia del classico di Manzoni, trasmesso nel 1990 in 5 puntate da Rai 1 con un ascolto medio di 13 milioni e picchi di 17 milioni, li consacrò definitivamente
A quell’exploit tv seguì nel 1991 un secondo spettacolo a tre per il teatro “In principio era il Trio”, grande successo, ancora biglietto d’oro e tre stagioni di turnée.
Ma è stato anche altro Anna Marchesini: scrittrice di teatro e di narrativa.
Il primo libro, di matrice teatrale, “Uno e trino”, lo ha scritto con Solenghi e, più di recente, si era dedicata alla narrativa pubblicando per Rizzoli ” Il terrazzino dei gerani timidi” e “Di mercoledì”
Il suo ultimo lavoro ancora per il teatro: “Cirino e Marilda non si può fare in scena”, presentato al Piccolo Teatro di Milano nel 2014, tratto dal suo libro “Moscerine”, una galleria di personaggi femminili dolorosi e comici come quelli che nella sua lunga carriera aveva portato a teatro.
Prima di questo la sua ultima sfida: portare in scena “Giorni felici” di Samuel Beckett nonostante le difficoltà causate dalla sua malattia, dolorosa ed invalidante.
Un esempio di gioia di vivere e di coraggio il suo.
Invitata da Fabio Fazio in “Che tempo che fa”, nel 2014, aveva detto: “Sono così interessata, appiccicata, morbosamente ghiotta, obesa di vita che mi interessa pure la morte, che di essa è il finale e non è detto. Quindi mi astengo dal giudizio che sia qualcosa di bello o di brutto perché è qualcosa che ci accade, e tutto quello che ci accade è osservabile”.
Davvero straordinaria.
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