Un ponte, non un muro: come dice Francesco
PESCARA HA IL PIU’ BELLO, PERCHE’ NON INVITARE IL PAPA A VEDERLO? -
Pescara – (G.C.) – Tra tante cose tristi, a cominciare dal degrado inarrestabile del mare e del porto canale negli ultini anni, Pescara ha voluto e saaputo costruire un ponte (bellissimo). Ha scelto un ponte anziché un muro. Come, per la veritò, ha sempre voluto Luciano D’Alfonso.
Oggi la città adriatica è simboleggiata dal suo ponte sul mare, che unisce non solo le sponde del fiume e le parti storiche dell’area urbana. Unisce simbolicamente, è ciò che ieri a Cracovia in Poloniza ha ribadito con grande attenzione papa Francesco.
Costruire ponti è misericordia, è amare Cristo, ha detto. Costruire muri è odio.
Pescara, città della misericordia. Ecco un ruolo che davvero nessuno avrebbe preconizzato. Chi pensò e volle quel ponte elegante, ardito, leggero nel panorama del tramonto cvon lo sfondo del Gran Sasso addormentato, voleva davvero bene a Pescara e all’Abruzzo. Parola di Francesco da Cracovia. Se vedesse il ponte, gli piacerebbe moltissimo. Un ottimo spunto per invitarlo a Pescara, che ne pensano coloro che pensano a Pescara? Se ci siete, battete un colpo. L’idea ve la regaliamo con cuore da abruzzesi per l’Abruzzo. Voler bene alla propria terra o alla propria città vuol dire anche avere delle idee, muoversi, cogliere le occasioni, mica solo tentare di spremere soldi a renzi…
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