L’irrigazione oggi a Paganica
di Raffaele Alloggia –
Come noto, anche quest’anno, come ormai da diversi anni, il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, verso la metà di giugno,in virtù di una nota della ASL1, ha firmato l’ordinanza sindacale di divieto di irrigazione, per la presenza di salmonella nelle acque del fiume Aterno, del Vera, del torrente Raiale ed altri canali, in quanto autorità sanitaria locale.
Per i non addetti ai lavori, è bene sapere che a metà giugno ormai i giochi sono fatti poiché tutti i lavori di preparazione dei terreni e la semina sono stati fatti e con impegno di risorse importanti per le famiglie, di conseguenza, è difficile pensare che i campi seminati, al momento giusto, non vengano irrigati così com’è stato per gli anni passati!
Che i campi vengono irrigati, anche se con problematiche, ne è certamente a corrente il Sindaco, così come lo sono i responsabili del Consorzio di Bonifica. Il Sindaco però, a fronte di eventuali responsabilità si è salvaguardato con la firma dell’ordinanza sindacale, il Consorzio titolare della gestione delle acque, non ha messo a disposizione le risorse umane per regolamentare la turnazione dell’acqua in virtù dell’ordinanza e i proprietari dei campi però, debbono continuare a pagare le bollette per l’irrigazione per far fronte a lavori “presunti” di manutenzione straordinaria, come sostenuto dal Consorzio.
In questi giorni di calura, dato che alcune coltivazioni come i fagioli e gli ortaggi hanno un maggior bisogno d’acqua, i coltivatori di piccoli appezzamenti e sono centinaia, per la turnazione si trovano a combattere in uno stato di “assoluta anarchia”, in particolare chi utilizza le acque della Riga di Mezzo. Gestire le acque senza un coordinatore, diventa difficile, così prevale il prepotente che non rispetta il diritto del prossimo, o chi grida più forte.
A complicare ancor di più la circostanza, nel territorio dell’ex comune di Paganica, ci sono decine di chilometri di canali di irrigazione, realizzati nei secoli scorsi in terra battuta e a causa delle talpe e dei topi, sono diventati come groviera e disperdono circa il 30% del prezioso liquido! Anche in questo caso, a primavera il Consorzio di Bonifica emette un’ordinanza per il rifacimento dei canali d’irrigazione, ma solo pochi la eseguono e nessuno verifica il rispetto della stessa sanzionando i trasgressori ! Tutto ciò, nonostante circa 30 ettari di terreno nel 2009 a causa del sisma sono stati sottratti dall’irrigazione di detto canale, per l’insediamento del piano C.A.S.E. e M.A.P. .
Mi auguro che chi di competenza si impegni una volta per sempre a risolvere al più presto le cause che provocano il propagarsi della salmonella, che ormai da anni tormenta i coltivatori di queste aree e di quei giovani che, con l’aiuto delle innovazioni tecnologiche si stanno avvicinando “alla terra”, per farne quell’antico ma nobile mestiere.
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