Che genialata togliere l’INGV a L’Aquila


Certe volte chi adopera la logica come metodo (una volta si insegnava a farlo) si ritrova spaesato. Si chiede se la politica sia impazzita davvero, o sia soltanto cretina. Togliere dopo cinque anni la sede dell’istituto scientifico che studia i terremoti – l’INGV – alla città tra le più sismiche d’Europa, L’Aquila, nel cuore dell’area più sismica della penisola, tre volte distrutta dai sismi, a noi pare semplicemente una scemenza senza fondo. Una decisione assurda, visto che l’INGV arrivò a L’Aquila perché si ritenne necessario, subito dopo il 2009.
Ora cosa è diverso? I terremoti sono estinti? Gli studi esauriti? I rimedi trovati? No, pare siano solo finiti i soldi. Non vi pare di vivere in una boutade, in un nonsense teatrale? Ma no, forse pensate di vivere in un mondo in demenza senile. O meglio, semplicemente rimbambito.



18 Luglio 2016

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.