“Rampigna”, buono per patate e barbabietole”
RANIERI (ITALIA UNICA): “DEGRADO “RAMPIGNA” È ESEMPIO INEFFICIENZA AMMINISTRAZIONE COMUNALE”
di Stefano Leone-
Pescara – Bello riempirsi la bocca nei convegni sulla carenza di impianti sportivi, bello riempirsi la bocca nei convegni sulla riqualificazione di impianti in disuso per risparmiare denaro pubblico, bello riempirsi la bocca nei convegni sull’investimento di soldi pubblici per l’attività sportiva dei giovani da distogliere dalla strada. Bello riempirsi la bocca nei convegni. La realtà, poi, è tutt’altra cosa. Incompiute, strutture abbandonate e lasciate ai topi, infrastrutture lasciate morire nell’incuria più totale. Bello riempirsi la bocca nei convegni. Il bla bla bla delle fiere dell’ovvio e del nulla, sono sempre una specialità molto di moda. Il dito nella piaga lo mette Renato Ranieri, coordinatore Italia Unica Abruzzo e coordinatore provinciale di Pescara e già consigliere comunale a Pescara, sollevando giustamente la questione della infrastruttura del campo di calcio “Rampigna”. Afferma Ranieri: “Una struttura sportiva abbandonata, lasciata nel degrado completo, in balia di incuria ed erbaccia. Eppure su quel campo, giocando a pallone, sono venuti su migliaia di ragazzi di Pescara”. “Il problema del “Rampigna” – evidenzia – è l’esempio dell’inefficienza di una amministrazione comunale che da due anni non riesce a mettere a bando la gestione degli impianti sportivi in città che, invece, garantirebbe le risorse necessarie per tenere le strutture in maniera decorosa e in grado di ospitare associazioni e società, in parte colmando la grande richiesta di spazi che c’è”. “L’amministrazione – continua Ranieri – è riuscita solo ad aumentare sproporzionalmente i canoni di oltre il 50%, mettendo in ginocchio le società dilettantistiche, molte delle quali non si iscriveranno ai relativi campionati. “Rampigna” rappresenta la storia del calcio a Pescara e va difesa. C’è chi minaccia di costruirci su un Palaeventi, dimostrando di non avere alcuna idea. Fino a quando la città non si esprimerà sul destino dell’area di risulta e dell’ex-Cofa, ogni annuncio è solo una presa in giro”.
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