Di Primio (ANCI) a Mattarella su decreto enti locali
Lettera 090 – 12.07.2016 Al Presidente MattarellaChieti – Il Sindaco Umberto Di Primio, Vice presidente nazionale dell’Anci, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Italia, Sergio Mattarella, nella quale chiede un suo intervento autorevole su questioni contingenti riguardanti le modifiche necessarie al cosiddetto D.L. Enti Locali ed in particolare quelle relative alle “Sanzioni Patto 2015” e in tema di personale.
«Le sanzioni – commenta il Sindaco Di Primio – così come previste, risultano anacronistiche, visto il superamento del patto dal 2016 e discriminanti nei confronti di quei “Comuni” che non sono “città metropolitane”. A livello di qualificazione giuridica e normativa, infatti, non v’è differenza tra città metropolitane, province e comuni, tutti sono Enti Locali, inoltre, la non applicazione delle sanzioni non comporterebbe una variazione in negativo del bilancio dello Stato.
L’Anci – prosegue il Sindaco – consapevole della disparità di trattamento che si creerebbe all’interno del sistema tra comuni e città metropolitane e tra comuni e province, per ristabilire il generale principio di equità cui deve uniformarsi l’attività del Legislatore e di eguaglianza tra istituzioni repubblicane (l’art.114 della Costituzione pone i Comuni, paritari tra coloro che costituiscono la Repubblica), ha presentato un emendamento all’art. 7 del D.L. 113/16 tendente a ricomprendere, tra gli enti locali beneficiari degli effetti del riformulato art. 7, tutti i Comuni che si trovino nella condizione di violazione del Patto.
Per semplificare – evidenzia il Sindaco – si è chiesta la eliminazione delle sanzioni per tutti i Comuni che hanno sforato il Patto a causa: a) del mancato pagamento, in favore dei Comuni, di quanto loro dovuto da parte di amministrazioni pubbliche, b) della necessità di rendicontare al dicembre 2015 interventi cofinanziati da fondi comunitari, c) della necessità di rendicontare al dicembre 2015 interventi cofinanziati con mutui BEI, d) dell’aver dovuto pagare interventi di edilizia scolastica rilevanti ai fini del conseguimento del saldo finanziario.
Egualmente – rimarca il Sindaco – viste le sofferenze che patiscono gli organici di tutti i Comuni, nonché l’esigenza di rinnovare il personale comunale e di dare risposte ai tanti vincitori di concorso ed idonei, sono necessarie le modifiche richieste in materia di personale: il blocco del turn over (oggi è possibile assumere solo il 25% delle quiescenze) sta portando alla paralisi dei servizi».
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