Petrilli informa il premier Renzi
L’Aquila – Scrive Giulio Petrilli: “Ho inoltrato al presidente del consiglio Matteo Renzi un articolo del giugno 1983, dove si parla di una mia assoluzione con formula piena per i reati di rapina e sequestro di persona.
Successivamente ci fu l’assoluzione per il reato di banda armata.
Nel frattempo erano passati per me sei anni di carcere speciale.
Per questi errori giudiziari che ho vissuto sulla mia pelle nessuno ha mai pagato.
Nessun risarcimento mi e’ stato mai concesso.
Nessun magistrato ha mai pagato per questi errori.
E’ arrivato il momento che ci sia una indignazione per queste gravissime cose.
La liberta’ personale non puo’ essere privata ingiustamente e poi non solo nessuno paga ma anche la vittima dell’errore giudiziario non viene risarcita.
E’ incredibile che non venga rispettato un diritto sacrosanto.
Poi le accuse erano per reati molto gravi e per tanto tempo il tuo nome e’ stato connesso a quei reati.
Avevo un po’ dimenticato, ma rileggere i reati per cui firmavano i mandati di cattura come niente fosse, mi lascia sbigottito.
Lascia senza parole la facilita’ con la quale ti arrestavano per reati gravi, poi venivi assolto con formula piena e poi ti rigettano anche la richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione.
Incredibile!!!!!
Ho scritto di nuovo al Presidente del governo affinche’ presti attenzione a questa tematica.
Ho scritto precedentemente sia a lui che al ministro della giustizia Orlando che alla ministra delle riforme costituzionali Boschi.
Ma mai nessuna risposta.
Ma insisto affinche’ un giorno si affermi la forza della ragione e qualcuno decida almeno di rispondermi.
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