Villa Pini, ora si pensa a Sanstefar


Chieti – Dopo lo sblocco della cassa integrazione per 600 dipendenti del gruppo Villa Pini, sotto sequestro per ordine della Procura di Chieti e commissariato, si pensa ora ai 400 dipendenti dei centri di riabilitazione detti Sanstefar, che si occupano principalmente di interventi a domicilio e ambulatoriali. Bisogna trovare il modo, che tuttavia esiste, per estendere la cassa integrazione anche a loro, e successivamente ad altri lavoratori, per un totale di 1.500 persone da dieci mesi senza retribuzione. A questo scopo stanno lavorando il commissario Cosentito, l’assessore alla sanità Venturoni e i sindacati. Sanstefar ha intanto annunciato il blocco delle prestazioni da domani, ma si spera di poterlo evitare. Sulla disponibilità della famiglia Angelini a dichiarare lo stato di crisi per rendere possibile il ricorso alla cassa integrazione, Venturoni è cauto. Se ciò fosse avvenuto prima, infatti, la soluzione provvisoria del problema si sarebbe raggiunta da tempo.


02 Febbraio 2010

Categoria : Economia
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