Melilla: interrogazione su peggioramento servizi Trenitalia
Pescara – (F.C.). Sul “peggioramento dei servizi di Trenitalia lungo la Direttrice Adriatica” il deputato di Sinistra Italiana Gianni Melilla ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e Trasporti. Sull’argomento era intervenuta anche la Federconsumatori Abruzzo. “Fino al 31 ottobre 2014 – ricorda Melilla nel documento ispettivo – Trenitalia consentiva il rilascio del biglietto anche quando i posti disponibili erano tutti prenotati; fino ad un massimo di dieci viaggiatori per ogni vettura. Questa possibilita’ era valida anche per le Frecce. Dal primo novembre 2014 Trenitalia, recependo una raccomandazione dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF), ha deciso che non siano piu’ ammessi viaggiatori in piedi sulle Frecce. Per un treno con 12 vetture, questo ha significato 120 persone in meno su ogni Freccia (lungo la Direttrice Adriatica sono 22 le Frecce in circolazione ogni giorno, con la conseguenza di una riduzione di circa 2.000 posti nell’offerta). La soluzione che consentiva un numero minimo di persone oltre i posti offerti, non aveva mai creato problemi, ne’ alla sicurezza del servizio, ne’ agli altri viaggiatori: quasi sempre, almeno l’80% dei viaggiatori con biglietto per viaggiare in piedi, in realta’ poi trovava posto a sedere (c’e', infatti, una documentata tradizione che conferma una disponibilita’ di posti sul treno, anche quando all’operatore di biglietteria i posti sono tutti esauriti). Questa contrazione nell’offerta dei posti sulle singole Frecce rileva l deputato – non e’ stata accompagnata da un aumento del numero delle Frecce in circolazione. Dunque ora lungo la Direttrice Adriatica nel periodo estivo, in quello natalizio e in quello pasquale e’ difficile per i cittadini poter viaggiare in treno a causa della scarsita’ dell’offerta (specialmente nel tratto Pescara-Bologna). Ad aggravare la situazione c’e’ anche il fatto che mentre in alcune relazioni (vedasi la Napoli-Roma-Firenze) esiste sia l’offerta AV (e le conseguenti Frecce Rosse), sia l’offerta alternativa con regionali veloci, in altri ambiti (come lungo la Direttrice Adriatica), non solo c’e’ stata la contrazione dell’offerta per i viaggiatori in piedi, ma manca qualsiasi alternativa con regionali veloci”. Per Melilla “E’ evidente che in alcune aree di utenza i cittadini possano disporre sia dell’Alta Velocita’, che dell’alternativa costituita dai regionali veloci, mentre in altre aree ( come lungo la Direttrice Adriatica) manchi sia l’Alta Velocita’, sia il servizio offerto dai regionali veloci”. Il deputato ha pertanto chiesto al minitro “Se non intenda intervenire per far aumentare il numero dei treni lungo la Direttrice Adriatica evitando cosi’ di penalizzare ulteriormente le utenze delle regioni adriatiche”.
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