Acqua maleodorante e imbevibile, ma nessuno informa la popolazione
NEPPURE UNA SPIEGAZIONE O UNA NOTIZIA DALLA GRAN SASSO ACQUA: NEPPURE LA ASL E’ STATA INFORMATA – NON CI SONO GUASTI, MA ALLORA QUALE E’ LA CASA? –
L’Aquila – Un po’ come quando c’è il terremoto: le scosse le sentono tutti, la paura serpeggia, la gente non sa che fare, ma tutte le autorità e le istituzioni restano mute. Anzi, nel 2009 addirittura si mise in piedi un’operazione mediatica per tranquillizzare.
Ora, per fortuna in misura e in situazione molto divrsa, sta accadendo con l’acqua. In alcune zone della città (ci vengono segnalate via Piemonte, la Polveriera, e alcuni altri isolati non lontani) dai rubinetti scende acqua che sembra acqua, ma manda cattivo odore ed ha un sapore intollerabile, come di medicinali forti. Cloro? O forse troppo cloro? Come dire: veleno.
La gente si preoccupa. Qualcuno telefona alla Gran Sasso Acqua, che fa capire di avere avuto altre segnalazioni. Ma non dice nulla. Solo che si sta provvedendo. Ma passano ore, e l’acqua resta inutilizzabile, forse pericolosa.
Che un guasto possa accadere, è normale. Che il gestore della erogazione idrica non senta il dovere di informare subito la popolazione, non è affatto normale: anzi, è sicuramente illecito e scorretto. Ma c’è di più.
Della situazione, che mette a rischio la salute della gente, non risulta informata la ASL (così fa sapere a chi la chiama), né tanto meno il sindaco ne sa qualcosa. Eppure il responsabile della salute pubblica è proprio lui.
SAe qualcuno sa qualcosa, tiene la bocca chiusa. La gente non va informata, deve solo pagare la bolletta. Un modo di agire tipicamente aquilano: muri di gomma e silenzi. Ne sappiamo qualcosa e da tanto tempo.
Nel tardo pomeriggio, dai cittadini e non dalla Gran Sasso Acqua sempre muta, si apprende che i controlli effettuati non avrebbero evidenziato alcun problema tecnico o guasto. Il mistero resta tale: cosa ha causato cattivo odore e sapore dell’acqua?
Solo le fonti ufficiali possono spiegarlo. Ma non siate convinti che lo faranno…
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