Incontinenza e prolassi femminili
MEDICI: “MALATTIE CHE SUSCITANO SENSO DI VERGOGNA MA OCCORRE PARLARNE CON GLI SPECIALISTI E VINCERE IL PUDORE”
L’AQUILA – Incontinenza urinaria e prolasso genitale uguale a imbarazzo e senso di vergogna, cioè quello che le donne non dicono: il 5 luglio prossimo servizi del San Salvatore mobilitati per cercare di squarciare, con colloqui e informazioni, il velo di pudore che impedisce alle donne di confidarsi e farsi curare. L’Aiug, associazione italiana di urologia ginecologica e del pavimento pelvico, ha lanciato per luglio, in tutta Italia, una campagna di sensibilizzazione all’insegna dello slogan: ‘Donna=disagio? Mai più!” , a cui l’ospedale di L’Aquila aderisce con il Pelvic center, struttura di riferimento regionale, capace di esercitare un ‘appeal’ del 20% sulle regioni limitrofe (leggi mobilità attiva). Il 5 luglio prossimo gli ambulatori del Pelvic center, diretti dalla prof.ssa Angela D’Alfonso, operanti all’interno del reparto di ostetricia e ginecologia che fa capo al prof. Gaspare Carta (tra l’altro presidente nazionale dell’Aiug), apriranno le porte alle donne per incontri (gratuiti) con i medici, sia per informazioni sia per fissare visite gratuite da fare a settembre. Il 5 luglio prossimo le donne che lo vorranno, senza prenotazione, dalle ore 8.00 alle 14.00, potranno recarsi negli ambulatori del Pelvic center (tel: 0862 368656, edificio L3, ingresso B) e incontrare gratuitamente gli specialisti per essere informate delle patologie e, soprattutto, capire quali sono le opportunità praticabili per curarsi o prevenire le malattie del pavimento pelvico: incontinenza urinaria in primis ma anche prolasso genitale (crollo dei muscoli dell’apparato) e danni al perineo. Il 5 luglio, durante i colloqui con gli specialisti, le utenti potranno chiedere di prenotare una visita gratis che verrà fissata contestualmente all’incontro con i medici. Tali visite, che verranno effettuate in autunno, possono peraltro essere richieste on line anche tramite la compilazione di un modulo, disponibile fino al 30 luglio prossimo, reperibile sul sito: www.disagiomaipiu.it. Le utenti che fissano le visite – direttamente il 5 luglio in ospedale oppure col sistema on line – verranno poi ricontattate e sottoposte agli accertamenti tra il primo e il 30 settembre prossimi. “Le malattie del pavimento pelvico”, dichiara la prof.ssa D’Alfonso, “riguardano problematiche diverse che interessano sia le donne dai 50 anni in su sia quelle più giovani che, in conseguenza del parto, per ragioni genetiche subiscono alterazioni del perineo. A questo proposito ricordiamo che il Pelvic center, dal 2014, ha attivato uno specifico servizio di riabilitazione che consente di curarsi in ospedale pagando il previsto ticket ed evitando così di ricorrere a costose consulenze private. L’iniziativa del 5 luglio”, aggiunge la D’Alfonso, “è soprattutto quella di spingere le donne a vincere il pudore per patologie, che provocano grande disagio nella sfera lavorativa, sociale e sessuale. Sottovalutando le principali cause – prima gravidanza, attività sportive o lavorative ad alto impatto fisico e menopausa – spesso purtroppo le donne non si informano sulle azioni di prevenzione”. Il pelvic center assicura circa 2.000 prestazioni ambulatoriali l’anno ed esercita un richiamo attorno al 20% (mobilità attiva) di utenti residenti in regioni vicine come Lazio e Campania.
Non c'è ancora nessun commento.