Gianlorenzo e i disegni dei ragazzi
Dell’architetto Gianlorenzo Conti si sono dette, e si potranno dire, molte cose belle e intelligenti. Preferiamo, per rendergli omaggio e dirgli addio, ricordare un episodio di tanti anni fa. Da giovanotto, insegnava disegno in una scuola cattolica. L’architetto colto e lungimirante, che viveva momenti da incompreso in una città poco cordiale come L’Aquila, aveva una particolare sensibilità: si soffermava ad ammirare e apprezzare i disegni dei ragazzini. Quelli che hanno perso l’innocenza naif dei bambini, ma sono ancora spontanei e limpidi , talora fantasiosi8 e visionari. Conti ne apprezzava alcuni e diceva ai loro autori: vuoi fare l’architetto, l’artista, ti piacerebbe? O il fotografo? Dava con garbo attenzione ai ragazzini, intelligente e sensibile. Non è che lo facessero, o lo facciano oghgi, proprio tutti i professori…
Gianlorenzo era un gentile e tenace professionista, come negli anni ha dimostrato. Ma soprattutto un uomo capace di colloquiare con i ragazzini. Non è da tutti. Vuol dire avere in sé purezza e luminosità spirituale.
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