Industria: Castiglione sulla zona franca


L’Aquila – “Il sisma che ha sconvolto l’Abruzzo è avvenuto nell’ambito di una crisi finanziaria ed economica di proporzioni globali, che sta avendo effetti drammatici sulle imprese e sui cittadini, conseguenze solo in parte moderate dagli interventi dei Governi nazionali” ha esordito il Presidente regionale degli industriali, Marrollo questa mattina alla conferenza stampa tenutasi presso la sede di Confindustria in Campo di Pile. “Confindustria Abruzzo intende fare la sua parte, con responsabilità e concretezza”.
“Una crisi di tale calibro non si era vista dal ’29, che ha colpito l’intero pianeta” ha aggiunto l’Assessore Regionale Castiglione presente all’evento. “Stiamo vivendo un momento difficile. Qui, in Abruzzo, c’è poi l’aggravante del 6 aprile. Come Regione ci stiamo attivando con dei bandi comunitari mirati sia su acquisto di macchinari e investimenti che possano rimanere nel tempo. Stiamo rimodulando i fondi FAS anche per l’area del cratere, 35 milioni di euro per la riattivazione delle imprese che hanno subito danni, e 11 milioni per l’attivazione di nuove aziende nell’aerea del cratere”.
“Stiamo lavorando per la zona franca – continua Castiglione – Chiodi nel momento in cui ha assunto la carica di Commissario per la Ricostruzione si è messo subito a lavoro. Bisogna stabilire quali saranno le procedure e l’importo della zona franca. Io mi auguro che non sia una portata limitata soltanto al contributo ICI, ma siamo certi che si arriverà alla sua definizione. L’area sarà quella definita dal Consiglio Regionale”.

TAFFO – Il sistema produttivo abruzzese, nonostante il sisma dello scorso 6 aprile, dà confortanti segnali di ripresa.
Nel 2009 l’Abruzzo è balzato ai primi posti, in Italia, per incremento percentuale di imprese iscritte rispetto all’anno passato, insieme a Piemonte, Lombardia, Toscana,Umbria, Lazio, Campania e Calabria. Lo rilevano i dati diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione periodica condotta sul registro delle imprese da InfoCamere.
“Il 2009 è stato un anno di svolta, problematico, ma anche pieno di obiettivi centrati – ha commentato Angelo Taffo, presidente regionale di Confartigianato Abruzzo. Dai dati di InfoCamere, infatti, emerge che tutte le province abruzzesi hanno registrato un aumento del numero di imprese. Il dato che colpisce è l’incremento rilevato nella provincia dell’Aquila: con 427 nuove imprese, pari all’ 1,70%, il territorio aquilano ha registrato un valore di crescita nettamente superiore a tutte le altre province abruzzesi. Anche se il segno meno accompagna il settore dell’artigianato – spiega Taffo – per Confartigianato Abruzzo la tenuta complessiva del comparto è stata buona.”
“In realtà – conclude il presidente – temevamo la chiusura di moltissime attività, in particolare di quelle dell’area del cratere”. Per Daniele Giangiulli, segretario regionale di Confartigianato, bisogna “eliminare ogni freno alla competitività delle imprese abruzzesi” ed auspica che “il governo regionale si impegni a ridurre drasticamente la spesa sanitaria ed a sostenere le piccole e medie imprese, così come promesso in campagna elettorale”.

MARROLLO – Tasso di disoccupazione regionale pari al 7,6% (nazionale 8,5%, L’Aquila 8,6%), aumento della gestione ordinaria della Cassa Integrazione Guadagni Abruzzo dell’881,3% (726,1 L’Aquila Città), esportazioni Abruzzo scese del 29,7% (del 34,4% L’Aquila), tasso di mortalità imprese Abruzzo dello 0,51%: così si può riassumere l’intervento di Calogero Riccardo Marrollo Presidente di Confindustria Abruzzo.
L’Assessore Castiglione ha risposto con una serie di dichiarazioni di intenti che gli imprenditori hanno registrato favorevolmente ma come parole, almeno fino ad oggi, e non come fatti venuti in essere: diminuzione dei Confidi a 10 dagli attuali 78 con ripatrimonializzazione consistente (Fira compresa), cessazione commissariamento Consorzi Industriali finalizzata alla scomparsa dei Consorzi, disponibilità fondi Fas e Fers verso economia della conoscenza e credito, Legge sull’Industria, che l’Abruzzo non ha, perché sia più facile accedere ai fondi europei, ampliamento accesso al finanziamento e al credito, stanziamento delle risorse rimaste depositate per l’incentivazione all’mprenditoria giovanile.
Le domande dei rappresentanti degli Imprenditori.

SILVESTRI – “Ci vogliono interventi adesso, subito, oggi è già tardi – dice Vittorio Silvestri Delegato al Credito di Confindustria Abruzzo. Le Pmi stanno soffrendo il mancato accesso al credito da mesi, ancora un po’ e chiuderanno perché non hanno più liquidità, ma pare che nessun politico si renda conto. Bisogna adottare una logica che vada oltre il consolidamento dei debiti: la banca ha interesse a prorogare il debito a chi ha liquidità e non ad ampliare maggiormente il credito a chi rischia. Inoltre, tanto per dirne un’altra, l’Assessore ci ha appena ricordato che la Fira ha aumentato il capitale sociale con i fondi Fas: di questo siamo soddisfatti ma adesso ci spieghi com’è che contemporaneamente sono stati aumentati gli interessi: a che gioco stiamo giocando? Che l’aumento dei tassi è dovuto alle banche, così come ci ha pubblicamente risposto l’Assessore, lo sappiamo tutti, ma quello che chiediamo alle Istituzioni, e ancora oggi in questo incontro, è un intervento della Regione destinato a creare un sistema di interrelazione con le banche che funzioni, che consenta davvero l’accesso al credito, senza che una mano dà e l’altra riprende. Così non si fa politica dello sviluppo.”
Castiglione: i Direttori delle filiali di banca che scoraggiano l’imprenditore perché devono fare il fatturato vanno pubblicamente svergognati.

LOLLI – Modesto Lolli, Presidente Piccola Industria L’Aquila: “Assessore lei ci dice che sburocratizzerà gli apparati amministrativi: quante promesse abbiamo avuto fino ad oggi. Ricordo ancora gli Sportelli Unici creati per snellire le pratiche: anni di attese! Ci dica solo una cosa: lei sottoscrive il documento che abbiamo sottoposto alle Istituzioni con il quale chiediamo non più una legge sulla sburocratizzazione bensì l’eliminazione di tutte le leggi? Vogliamo che si stabilisca solo un principio: l’obbligatorietà della risposta entro 30 giorni. Il documento coinvolge i 49 Comuni del cratere, la Provincia e la Regione: propone che a qualsiasi domanda da privato ad Ente e tra gli Entri reciprocamente si debba dare risposta entro 30 giorni con motivazione: via il silenzio assenso”.
Da ultimo: l’Università è venuta da noi a proporre Master pagati interamente dalla Regione :a noi non servivano a niente perché non erano chiaramente pensati per gli imprenditori: finanziate i corsi ma vedete prima quali sono le esigenze degli imprenditori altrimenti aumentiamo solo il deficit.
Castiglione: mi porti il documento lo vedrò personalmente.

MAROZZI – Giuseppe Marozzi, Presidente Piccola Industria Confindustria Abruzzo, “Assessore, a proposito dei Consorzi Industriali – ai quali lei vorrebbe cambiare i connotati, come ci dice da tempo – ad oggi la realtà quotidiana è sempre la stessa: paralisi delle pratiche. Siamo ancora in alto mare con l’assegnazione degli spazi: si tratta di pratiche già precedenti al terremoto per le quali siamo dovuti andare fisicamente al Consorzio per cercare di velocizzare…
Inoltre, vorremo chiedere di rifinanziare la legge Sabatini nata per lo sviluppo dell’Abruzzo ma purtroppo “scaduta” il 15 dicembre.
Castiglione:
- per i Consorzi diamoci una data certa e rivediamoci per mettere a posto questo problema
- per la Sabatini sono favorevole: penso si potrebbe attingere ai fondi destinati ai distretti (5 miliardi + 1,6 di quelli ancora non spesi).

PASTORELLI – Pietro Pastorelli, Delegato Energia Confindustria Abruzzo, “Abbiamo un’azienda che è pronta ad investire subito, adesso, tra i 100 e i 200 milioni in Abruzzo, la Terna, tanto per parlare con nomi e cognomi. Ma non viene perché abbiamo una sola strada di ingresso per l’energia: se si interrompe quella l’Abruzzo si spegne. In più, la qualità dell’energia è molto scarsa: fino a 30 interruzioni documentate. Sarebbe sufficiente creare un’altra via attraverso la quale far passare l’energia da distribuire: abbiamo speso 800 miliardi senza fare niente. La Regione mette a posto la rete elettrica e fa venire questo investimento o no?”
Castiglione: di questo dobbiamo parlare congiuntamente, accetto l’incontro che mi proponete con Terna.
(Nella foto: Alfredo Castiglione)


01 Febbraio 2010

Categoria : Economia
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