“Gli europei nel pallone”
Loreto Aprutino – Nel Castello Chiola, arroccato sulla cima del colle su cui sorge il borgo antico di Loreto Aprutino,, verrà allestita la mostra:
“Gli Europei nel Pallone”,
la storia degli europei di calcio dal 1927 al 2016,
ripercorsa attraverso l’esposizione di palloni, scarpe da calcio e giornali sportivi, collezione di Renato Mariotti.
A cura del Comune di Loreto Aprutino, Castello Chiola, S.S. Lauretum 1952 settore giovanile, Associazione di volontariato onlus Erga Omnes ed AISLA Associazione italiana sclerosi multipla,
Esposizione disponibile dal 15 giugno (giorno dell’inaugurazione alle ore 11) al 13 luglio.
Gli orari di apertura al pubblico saranno dalle ore 12 alle ore 20.
INGRESSO LIBERO.
La motivazione che ha dato origine a questa mostra è più profonda di una semplice passione per l’esaltazione del calcio attraverso l’esposizione dei suoi cimeli.
Una motivazione che si impersona nella figura del Nonno che, prendendo per mano il nipotino, lo accompagna in un bellissimo viaggio nel quale il filo conduttore è l’evoluzione di quell’oggetto tanto semplice quanto unico, il pallone;
e insieme a lui incontrare i “fratelli Dassler” che danno vita a due noti marchi per la produzione di scarpe da calcio che prenderanno letteralmente “a calci” tutti i palloni degli europei dal 1950 ad oggi;
E’ la storia di un Pallone che, nella sua evoluzione, permetterà a campioni come Cruyff e Beckenbauer di contendersi il titolo di “più forte d’europa” : cosa sarebbe successo se Cruyff avesse dovuto compiere i suoi leggendari “slalom” o se Beckenbauer avesse dovuto effettuare i suoi proverbiali “lanci” con il pesante e duro Pallone della Coppa Internazionale del 1927?
Un Pallone che fa rivivere tante storie, anche dolorose, che lo hanno accompagnato nel suo lungo viaggio: dall’uso del “calcio nazionale” come strumento e propaganda fascista nella Coppa Internazionale, passando dal movimento giovanile del 68, per arrivare ad oggi con l’europeo di Francia 2016 in pieno dramma sociale immigrazione.
E’ la storia, quindi, di un Pallone che riporta in primo piano problematiche sociali delle più svariate, come la lotta che il calcio in questi anni sta conducendo contro la SLA.
L’intento di questa mostra, quindi, non è solo quella di ripercorrere la storia degli Europei di calcio, ma di proporre alle nuove generazioni, alle nuove leve calcistiche, una diversa prospettiva del “giuoco del calcio”, un’ ottica non più condizionata dalla spettacolarizzazione dei riflettori mediatici, magari chiedendo qualche spiegazione al “Nonno”.
Quindi , a 70 ANNI DALLA NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA, ciò che il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Calcio, Vittorio Pozzo, tanto sperava: “…dare alla gioventù sportiva di oggi l’esempio alto di coloro che allo Sport e alla Bandiera dettero il cuore…” .
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