Il PD e l’impegno a combattere la corruzione
Avezzano – Si è tenuto ieri, venerdì 10 giugno, presso la sala conferenze dell’incubatore di Sviluppo Italia ad Avezzano, il convegno promosso dal PD: “Combattiamo la corruzione”.
Dopo i saluti del Segretario PD Mario Mazzetti e del Sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, ha introdotto i lavori l’avvocato Loreto Ruscio, organizzatore dell’evento. “C’è stata molta attenzione e una bella e qualificata partecipazione”, dichiara Ruscio, “segno che c’è voglia di ascoltare risposte concrete della politica sugli strumenti messi in campo per contrastare i fenomeni corruttivi. A questo interesse abbiamo dato seguito con un confronto nel merito tra cittadini e rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle Amministrazioni locali e dei corpi intermedi della società. Siamo partiti dalle dimensioni della corruzione che in Italia sono tali da costituire, oltre che un’irrisolta questione morale, un freno insostenibile alla crescita, agli investimenti, ad un giusto libero mercato e a servizi pubblici economici ed efficienti. Allo stesso tempo bisogna però rinunciare a fare di questo tema l’oggetto di una controproducente campagna demagogica. In questo senso abbiamo ricordato le riforme approvate e la necessità di completarle e rafforzarle con una battaglia culturale.”
Le conclusioni sono state affidate a Michele Fina, consigliere del Ministro della Giustizia: “I fronti su cui combattere la corruzione sono tre: la repressione penale, la prevenzione e gli anticorpi fisiologici della società. Sul primo fronte è stata approvata una legge anticorruzione che, con il falso in bilancio, l’autoriciclaggio ed altre fattispecie di reato, rafforza gli strumenti penali e colpisce in particolare il rapporto tra corruzione e mafia. Ancor più importante è il secondo fronte, cioè la prevenzione. L’ANAC di Cantone è finalmente un’autorità forte ed efficace. Lo si è visto con l’Expo e con la riforma del codice degli appalti. Bisogna però stare attenti a non scoraggiare gli amministratori locali e a non burocratizzare ulteriormente la macchina pubblica. Altrimenti invece di combattere la corruzione si rischia di acuirla. Ma il fronte più sensibile è l’ultimo, cioè quello che chiama in causa i corpi intermedi della società: partiti, sindacati, associazioni di categoria. Su questo terreno, come sulle lobbies e sulle fondazione legate ai partiti, scontiamo ancora un ritardo legislativo. Ma io credo che, se profondamente riformati, questi soggetti possano ingaggiare la necessaria battaglia culturale che affronti alle radici il problema”.
Hanno partecipato al dibattito, tra gli altri, Cosimo Ferri, Sottosegretario alla Giustizia, l’On Donatella Ferranti, Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, Agostino Barbati, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Avezzano, Gianni Frattale, Presidente dell’Ance L’Aquila, Sergio Galbiati, Co-CEO e Presidente del CdA di LFoundry, Don Aldo Antonelli, referente di Libera.
Hanno inoltre partecipato all’incontro Lorenzo Berardinetti, Consigliere regionale, Umberto Trasatti, Segretario provinciale della CGIL, Americo Di Benedetto, Presidente della Gran Sasso Acqua e numerosi Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali.
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