Presentato progetto recupero archivi Pci-Ds in Abruzzo


Teramo – E’ stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si e’ tenuta a Pescara, nella sede della Fondazione Abruzzo Riforme, il progetto di ricerca ‘Fonti e storia per il PCI-DS in Abruzzo’. La memoria, un progetto di recupero degli archivi abruzzesi del Partito Comunista Italiano e dei Democratici di Sinistra finanziato dalla Fondazione Abruzzo Riforme e realizzato dagli storici dell’Universita’ degli Studi di Teramo, in collaborazione con la Fondazione Istituto Gramsci. Alla conferenza stampa, coordinata da Stefania Misticoni, direttore della Fondazione Abruzzo Riforme, hanno partecipato Luigi Borrelli e Arnaldo Mariotti, presidenti rispettivamente del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Abruzzo Riforme; Luciano D’Amico, rettore dell’Universita’ di Teramo; Pasquale Iuso, ordinario di Storia contemporanea della Facolta’ di Scienze politiche dell’Universita’ di Teramo e coordinatore del progetto; Giovanna Bosman, responsabile dell’Archivio della Fondazione Istituto Gramsci. “Il progetto ? si legge nella presentazione ? e’ teso al recupero e alla valorizzazione di un patrimonio documentale (scritto, orale e audiovisivo) riferito a una forza politica che ha contraddistinto la vicenda italiana nazionale e regionale per larga parte del 900, segnando profondamente la storia della rappresentanza politica, la storia sociale e quella per la conquista di un ruolo e di una visibilita’ concreta di una significativa parte della popolazione. Una storia fatta da uomini e donne, per quegli uomini e quelle donne che nella quotidianita’ della vita familiare e del lavoro, hanno incontrato non solo un’organizzazione politica, ma un concreto modo di esprimere i propri valori e i propri convincimenti. Se questo e’ vero a livello nazionale ancor piu’, scendendo a livello regionale o sub regionale, emergono non solo figure di persone e militanti che nella loro vita hanno poi rivestito ruoli maggiormente evidenti che attraversando il territorio abruzzese, ne hanno segnato indelebilmente alcuni passaggi (il Fucino, gli scioperi nel Vomano, gli eccidi). E’ in tale contesto che si iscrive questo progetto teso da una parte al recupero di cio’ che possa colmare una lacuna tutt’oggi esistente nell’ambito della ricerca storica e dall’altra a valorizzare giacimenti culturali pubblici e privati esistenti”.


08 Giugno 2016

Categoria : Cronaca
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