Pedaggi, ora tutti si muovono (in ritardo) – D’Amico: “Meraviglia la sottovalutazione”


L’Aquila – Che l’esenzione dal pagamento dei pedaggi autostradali per gli sfollati (ancora almeno 6.000) residenti forzatamente sulla costa scadesse il 31 gennaio non era certo un mistero: lo sapevano tutti e la stampa lo ha comunque ricordato più volte prima della fine di gennaio. Ma nessuno si era dato da fare per ottenerne la proroga. Ora lo fanno almeno in due, ma in ritardo: il presidente Chiodi e il sindacato CGIL dell’Aquila. “Pedaggi autostradali: Chiodi acceleri le verifiche e gli incontri per ottenere la proroga a favore dei terremotati – scrive la CGIL oggi. Sono davvero tante le segnalazioni che da questa mattina stanno arrivando alla Cgil dopo la sospensione del pedaggio gratuito per gli sfollati che risiedono ancora fuori città ma che sono costretti ogni giorno a percorrere l’autostrada dei Parchi per venire a lavorare all’Aquila o per qualsiasi altro motivo che costringa queste famiglie a tornare frequentemente in città in attesa di poter riparare la propria casa.
Si tratta com’è ovvio di un costo molto oneroso per chi è costretto, suo malgrado, a dover viaggiare per poter raggiungere il capoluogo, l’unica spesa che sino a ieri si poteva risparmiare e che da stamattina si è aggiunta a quella onerosissima del carburante. Il che, trattandosi in media di circa 200 euro al mese soltanto di pedaggio, equivale a caricare sulla spalle di chi lavora una vera e propria gabella. Come noto il governatore Chiodi da oggi porterà la massima responsabilità per la ricostruzione dopo la nomina a commissario per il terremoto: a lui la Cgil aquilana chiede dunque di affrontare subito questo problema, accelerando quanto più possibile le verifiche e gli incontri necessari ad ottenere che i pedaggi gratuiti vengano ulteriormente prorogati a favore degli sfollati, in modo da non doverli gravare di un altro pesante costo”.
Come il sindacato ammette “sono tante le segnalazioni che stanno arrivando”. Strano, davvero strano che occorrano delle segnalazioni di cittadini a chi dovrebbe sicuramente agire prima di tali segnalazioni. Ma forse alla CGIL sono troppo occupati in altre battaglie…Stesso discorso per la presidenza della Regione. E’ purtroppo solo di questa mattina la notizia che il presidente Chiodi ha chiesto al gestore autostradale la proroga dell’esenzione. Se Chiodi lo avesse fatto prima, magari anche ottenendo qualcosa, agli utenti delle autostrade swarebbe stato risparmiato il pedaggio che hanno già pagato questa mattina e sicuramen te pagheranno anche per diversi altri giorni, sempre che si riesca ad ottenere qualcosa.

D’AMICO – Scrive il consigliere regionale Giovanni D’Amico: “Meraviglia il fatto che il Commissario per la Ricostruzione non abbia valutato la ricaduta che l’ordinanza della Protezione Civile del 19 gennaio 2010 n.3843 avrebbe avuto su quei cittadini che per raggiungere il posto di lavoro, per accompagnare i propri figli, per seguire le pratiche della ricostruzione o anche solo per mantenere vivo il legame con la propria città percorrono ogni giorno tratti autostradali che collegano la loro provvisoria residenza con L’Aquila.
Dal 1° gennaio 2010 si è registrato un aumento delle tariffe autostradali del 4,78%, un aumento che in quei tratti è addirittura doppio rispetto agli aumenti delle altre Autostrade d’Italia. Questo comporta una spesa media di 8,00 euro al giorno, che diventa un impegno economico non indifferente ( fra l’altro la spesa è a mala pena coperta dal contributo per l’autonoma sistemazione! Quante cose si dovrebbero fare con 200,00 euro al mese!!!!)
Anche fra gli utenti del servizio ARPA si stanno verificando grandi disagi a causa del fatto che non essendo più utilizzati gli autobus a due piani, si è costretti a viaggiare stipati come sardine o a far ricorso al proprio mezzo.
L’Ordinanza 3843 ha garantito l’esenzione dal pagamento fino al 31 gennaio 2010, ma dal 1° febbraio la competenza è del Presidente Chiodi quale Commissario per la ricostruzione al quale ho chiesto di intervenire con una propria ordinanza urgente per garantire la gratuità del pedaggio nei tratti autostradali A24 e A25 al fine di non aggravare ulteriormente il disagio anche morale di quei cittadini aquilani dislocati non per loro sceltala sul territorio regionale”.


01 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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