Perchè una Scuola d’arte e mestieri
Prata d’Ansidonia – Il sindaco Francesco Di Marco ci scrive: “Sabato, come preannunciato, è stata presentata nel Comune di Prata D’Ansidonia la Scuola di Arte e Mestieri. Erano presenti i Sindaci di Albairate, Cassinetta di Lugagnano e Cisliano (MI), sponsor dell’iniziativa. Molto interesse da parte della popolazione, presente in massa, principalmente giovani”.
La Scuola si prefigge di recuperare e di formare le professionalità utili e indispensabili nell’imminenza della ricostruzione e capaci di creare lavoro radicato nel territorio. I corsi non sono finalizzati soltanto alla preparazione teorica ma a quella pratica svolta direttamente nei laboratori degli artigiani locali. La Scuola partirà con un primo corso di restauro archeologico per il quale si stanno completando le iscrizioni. Responsabile del corso è il Prof. Vincenzo D’Ercole della Soprintendenza Archeologica per l’Abruzzo. I corsi sono rivolti a tutti, giovani e meno giovani, per apprendere e/o approfondire la loro preparazione.
L’iniziativa è particolarmente sentita in vista della ricostruzione post sismica in cui un ruolo fondamentale assumerà il personale preparato al recupero e alla salvaguardia del nostro immenso patrimonio artistico e monumentale.
Altri corsi sono in via di preparazione e riguarderanno varie discipline. La manifestazione si è conclusa con un sopralluogo al primo laboratorio contiguo al deposito dei reperti provenienti dagli scavi di Peltuinum.
Ai sindaci di Albairate e Cisliano è stato riconosciuto il merito di avere innescato un processo virtuoso per la ricostruzione post – terremoto e il rilancio dell’economia locale, attraverso un atto concreto e solidale quale l’avvio di corsi di formazione che potranno adeguatamente svilupparsi grazie all’interesse già manifestato dalla Comunità Montana, dalla Provincia dell’Aquila e dalla Regione Abruzzo (che, per esempio, si è già attivata per garantire il riconoscimento legale dei corsi che si terranno nella scuola di “Arti e Mestieri” di Prata D’Ansidonia). Questi enti istituzionali, tra le diverse iniziative, valuteranno la possibilità di chiedere fondi europei a sostegno del progetto ma di coinvolgere anche soggetti privati del mondo produttivo abruzzese. Una cosa è certa: con il piccolo contributo dell’Est Ticino sarà possibile fare partire un primo corso di restauro archeologico.
A questo punto, è auspicabile che gli sforzi encomiabili dei Comuni milanesi, che hanno agito con concretezza e decisione encomiabili, vengano coadiuvati e supportati anche dalle istituzioni locali. L’iniziativa è fortemente innovativa in quanto si differenzia da tutte le altre perché è rivolta non alla ricostruzione delle cose materiali ma delle persone, alla ricostruzione dell’uomo”.
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