WWF e Legambiente : «Fuori i politici dall’ARTA»
Pescara – Riceviamo: “L’opinione firmata dal direttore Amicone non ha alcuna base sul piano scientifico
Quello che è accaduto con il parere ARTA (Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale) sulla non assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del cosiddetto “decreto inceneritori” dimostra a chiarissime note la fondatezza della denuncia che WWF e Legambiente avevano presentato pubblicamente nell’ottobre dello scorso anno, quando avevano chiesto l’azzeramento degli attuali vertici dell’Agenzia e la nomina di un nuovo gruppo dirigente, con un concorso trasparente a livello europeo sottratto al vergognoso controllo dei partiti. “Una richiesta – sottolineano i presidenti regionali di WWF e Legambiente, Luciano Di Tizio e Giuseppe Di Marco – che torniamo a ribadire con forza oggi, dopo questo inaccettabile parere che vorrebbe essere tecnico e invece prescinde da ogni valutazione scientifica e che addirittura mistifica le normative europee che prima, di prendere in considerazione incenerimento e discariche, parlano di riduzione dei rifiuti, riuso e riciclo. L’ARTA si esprime su una bozza di programma elaborata da organi politici e dà valutazioni esclusivamente politiche. Dall’attuale direttore generale Mario Amicone, un politico di vecchio corso che non ha adeguate competenze né esperienze nel campo della tutela dell’ambiente, non ci si poteva del resto attendere nulla di diverso. Un politico parla da politico, persino in contrasto con le decisioni ufficiali della Regione, come ha sottolineato nella nota diffusa oggi il sottosegretario con delega all’ambiente Mario Mazzocca. Non è concepibile che il Ministero voglia spacciare un giudizio di tal fatta, che contiene esclusivamente considerazione politiche, come un parere tecnico, del tutto assente nel documento prodotto dall’ARTA. È ora di uscire dagli equivoci: come stiamo sottolineando da mesi, l’Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale deve garantire i cittadini e deve essere necessariamente affidata alla direzione di personale qualificato, scelto con un concorso trasparente, e del tutto estraneo alla partitocrazia, come si conviene a qualsiasi organo di controllo”.
WWF e Legambiente chiedono che la Regione azzeri con urgenza i vertici dell’ARTA e apra un nuovo corso per l’Agenzia e che nel contempo chieda al Ministero dell’Ambiente di non tenere conto del parere incautamente rilasciato riservandosi di sostituirlo con una opinione basata su dati scientifici e non sul banale esame di quanto prescritto dalla normativa.
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